Guidonia – Gestivano “monopolio” delle prostitute sulla Tiburtina, in manette coppia

Le facevano arrivare in Italia con la promessa di un posto di lavoro in una ditta di pulizie, poi una volta arrivate le obbligavano a prostituirsi sulla Tiburtina. A gestire il traffico di donne, anche minorenni, provenienti dalla Romania un uomo di 47 anni, considerato il capo dell’organizzazione criminale, e la sua compagnia di 27, entrambi romeni
A mettere fine al traffico di essere umani sono stati i carabinieri della Tenenza di Guidonia Montecelio che hanno arrestato la coppia con le accuse di sfruttamento della prostituzione, tratta di essere umani e riduzione in schiavitù.
La donna si occupava della gestione logistica e amministrativa delle ragazze. In sostanza assegnava alle giovani il loro posto di lavoro sulla Tiburtina. Sempre lei si occupava di ritirare gran parte dei guadagni con i quali pagava l’affitto dei due appartamenti dove ospitava le lucciole.
In assenza del fidanzato, spesso impegnato in Romania per “l’arruolamento” di nuove leve, la 27enne era in grado di affrontare, anche duramente, eventuali rivali nel business, a tal punto che l’indagine dei carabinieri è stata avviata proprio a seguito di un pestaggio compiuto dalla 27enne ai danni di una prostituta “non autorizzata” a sostare nella zona da loro gestita.
L’operazione, convenzionalmente denominata “Pista d’oro” dal nome della zona dove le donne venivano costrette a vendersi ogni notte, si è conclusa alle prime ore del mattino e i due fermati sono stati portati in carcere a Rebibbia.

Massimo Cimò

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