E’ una ferita che non si è mai rimarginata: due morti e dieci feriti sotto i colpi del “Cecchino”.
Sopra, la targa in memoria della guardia giurata Luigi Zippo. Sotto, dopo i vandalismi
Della strage di via Fratelli Gualandi, avvenuta a Guidonia Montecelio il 3 novembre 2007, erano rimaste a memoria sul muro di recinzione dell’ex Distretto Sanitario le targhe delle due vittime, “Pino” Di Gianfelice e Luigi Zippo, la guardia giurata intervenuta in soccorso del tatuatore e dei passanti divenuti bersaglio della follia di Angelo Spagnoli, l’ex Capitano dell’Esercito ribattezzato il “Cecchino”.
Ora della targa in memoria di Luigi Zippo non è rimasto che un pezzo di travertino deturpato.
Ignoti hanno infatti divelto e distrutto la foto della guardia giurata, cancellando con della vernice bianca la dedica dei colleghi della “Master Police”: “In memoria di Luigi Zippo – c’era scritto – che il il 3 novembre 2007 con grande spirito di sacrificio e generosità ha donato la propria vita per il prossimo”.
Un gesto vile e vergognoso, secondo il sindaco di Guidonia Montecelio Mauro Lombardo.
“Sono profondamente indignato per il vile atto contro la memoria della Guardia Giurata Luigi Zippo, ucciso nel tristemente noto fatto di cronaca riconducibile alla vicenda del “Cecchino di Guidonia” – scrive il sindaco in una nota – Il danneggiamento della targa commemorativa presente in via Fratelli Gualandi, a memoria della strage del 3 novembre 2007, è un attacco alla dignità, al rispetto e alla memoria di un uomo che ha sacrificato la propria vita per salvarne altre nell’adempimento del proprio dovere e, in particolare, per prestare soccorso all’altra vittima, Pino Di Gianfelice”.
“Esprimo la mia solidarietà, e quella della Città, alla famiglia di Luigi Zippo, ai suoi cari e ai colleghi – prosegue il sindaco Lombardo – Non possiamo e non dobbiamo permettere che la memoria di chi ha sacrificato la propria vita per il bene comune sia offuscata da atti di disprezzo che nulla hanno a che vedere con la nostra comunità.
Provvederemo, al più presto, a ripristinare la targa perché la Città non ha dimenticato, e non dimenticherà mai, il gesto eroico e altruistico di questi due eroi”.