Roma est – Colle degli Abeti resta senza piano di zona. E le case perdono valore

Il tempo sembra essersi fermato a Colle degli Abeti, quartiere della periferia est di Roma, a due passi da Ponte di Nona. Dove il sogno di chi ha investito i risparmi di una vita per l’acquisto di una casa si sta trasformando in un incubo. Del piano urbano di zona non vi è traccia. E sono ormai anni che, a parte le palazzine quasi totalmente acquistate e abitate, le strade di quartiere, quelle di collegamento all’A24, le aree verdi e i servizi, sono rimasti una chimera. Con un degrado dilagante che sta causando la perdita del valore di mercato delle abitazioni. “In soli sei anni la mia casa ha perso valore di circa 50mila euro – racconta Marco Estasio, residente del quartiere -. Chi mi rimborserà ora?”

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Storie di promesse mancate e di consorzi responsabili alla realizzazione delle opere a scomputo spariti nel nulla. Il Comune prova a prendersi carico della situazione, ma con le casse in rosso e la lunga burocrazia, i cittadini vengono beffati due volte, forse anche tre. “Quello che voglio proporre è la creazione di una commissione ad hoc sui consorzi che hanno l’onere di costruire le opere a scomputo – dice Dario Nanni, consigliere capitolino e presidente della commissione Lavori pubblici -. A Roma negli ultimi sono state date concessioni edificatorie senza effettuare i giusti controlli alle imprese. Oltre alla commisisone di vigilanza serve la formazione di un registro che contenga tutte le imprese inadempienti – conclude Nanni -, e metterle al bando”. 

Ma fino ad allora che si fa? Passando per il quartiere non si può fare a meno di otare la situaizone in cui gli abitanti sono costretti a vivere negli ultimi otto anni (almeno). Le strade sono un colabrodo e alcune vie d’accesso ai palazzi addirittura non asfaltate, le aree destinate a parco pubblico ridotte a discarica a cielo aperto di rifiuti ingombranti, pericolosi e di scarti edili. Su via Corti, dove da piano di zona dovrebbe essereci un centro commerciale, oggi insiste un mostro di cemento abbandonato e inutilizzato. Via Liberti, che da piano di zona dovrebbe diventare la strada principale di collegamento tra il quartiere e le complanari dell’A24, oggi si presenta asfaltata in modo parziale e, soprattutto, senza sbocchi. “Dopo lunghi incontri con l’amministrazione, ci avevano assicurato che i lavori di messa in sicurezza di soli 700 metri della strada sarebbero partiti a settembre – continua Estasio -, così non è stato, e addirittura ci hanno comunicato che occorre effettuare una gara pubblica per avviarli, con l’inevitabile allungamento dei tempi”. Ma non è solo Marco a lamentarsi. Con una lettere indirizzata agli amministratori locali, alla stampa, e ai residenti dei quartieri limitrofi, Giuseppe, altro giovane residente di Colle degli Abeti, ha voluto trasmettere tutto il suo malessere e il suo rammarico per non aver visto esaudire tutte le sue aspettative: “Dov’è quel bellissimo quartiere promesso sulla carta? Quesi servizi che abbiamo già pagato?”, si chiede.

Ma che fine ha fatto il consorzio? Sembra sia effettivamente sparito nel nulla. E come spesso accade, dove c’è un fallimento dell’impresa dovrebbe intervenire il Comune, ma ad oggi non si conoscono i tempi certi nemmeno per questo “piccolo” intervento di asfaltatura di via Liberti.

Eppure, quelle palazzine sono state costruite e vendute, lasciando poi i residenti di questo quartiere di nuova costruzione senza servizi e con i commercianti di zona totalmente isolati. E per ora a pagare di questa situazione sono solo loro.

Veronica Altimari

 

 

 

 

 

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