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Il blitz di oggi rientra nei lavori del gruppo Spe, diretto dal Comandante Antonio Di Maggio, nei campi rom dell’est romano: il 25 settembre scorso si era partiti con quello di via di Salone, ed oggi è stata la volta di via Salviati. 
“L’operazione che stiamo svolgendo oggi proviene dal gabinetto del sindaco – spiega Di Maggio -. Ci stiamo occupando dello sgombero degli abusivi e della demolizione delle loro baracche, oltre che della bonifica dell’area in cui avvengono i roghi. Installeremo dei dossi per evitare il passaggio dei camion che si occupano dello sversamento di rifiuti, al fine di evitare il ripresentarsi dei roghi tossici”.
Durante il blitz sono state demolite una decina di abitazioni non in regola, mentre è stato presentato l’ordine di sgombero di otto nuclei familiari abusivi: le loro abitazioni verranno, se ritenute agibili, affidate ad altre famiglie.
Appresa la notizia, l’ex sindaco Gianni Alemanno ha diramato un comunicato attraverso la sua pagina Facebook: “Gli uomini della Polizia di Roma Capitale stanno effettuando l’intervento di sgombero nel campo nomadi Salviati che, come denunciato nel mio video la scorsa settimana, è una realtà intollerabile che sotto la mia amministrazione avevamo cercato di contenere”.
Si tratta di parole che possono essere facilmente smentite non solo dai romani, ma dai rom stessi: “Qui prima eravamo pochi e si stava bene – racconta una rom del campo -. Ma a seguito dello sgombero di Casilino 900 (chiuso nel 2010 dall’amministrazione Alemanno ndr) sono iniziati i problemi, sia qui che al campo di Salone”. 
Tra le ronde insieme ai volontari del Coap, il Coordinamento azioni operative di Ponte di Nona e la manifestazione a Tor Sapienza di sabato scorso, sembrerebbe proprio che l’ex sindaco sia tornato a fare campagna elettorale…
l.l.g.
