Monterotondo – Domenico Moreschi e Alberto Campeggiani, novantenni medici di tutti

Prima il paziente e la dignità dell’individuo, aldilà di steccati e prescrizioni. Campeggiani e Moreschi hanno raggiunto la veneranda età di 93 anni il primo e ormai sulla soglia dei 90 il secondo (che li festeggerà il prossimo 10 gennaio). Amici e colleghi da sempre, per gli ottanta anni di Campeggiani, Moreschi scrisse una poesia in romanesco piena d’affetto e ironia per l’altro medico. “Aitanti e fascinosi signorini, che quanno ch’arivava carnevale, ballavamo a la Sala Ramarini e a vorte a quella Regia comunale[…] Tornanno cor penziero a l’ospedale, c’ereno sor Gorffreda e Matinoia, ce la semo cavata mica male, e nun ce semo mai morti de noia”. Nonostante i suoi quasi 90 anni, Moreschi continua indefesso la sua attività volontaria di “medico di tutti”. Quest’ultimo si è sempre battuto per la sanità pubblica (vanta di non aver mai voluto sottoporsi ad una visita privata). Medico della mutua, anestesista all’ospedale, Moreschi ha fondato il giornale “La coscienza del medico” (poi divenuto “La coscienza del cittadino”) ha sempre contrastato quella che lui stesso definiva “Zecchiatria”, ovvero la medicina fatta per guadagnare. Come ha sempre contestato i cosiddetti “medici smistatori”, ovvero i medici di base che preferiscono smistare i pazienti agli specialisti piuttosto che visitare. Entrambi uomini di grande integrità, oggi il Comune li premia a nome della città “per l’instancabile impegno professionale e umanitario offerto con passione e limpida generosità nei lunghi anni al servizio della comunità cittadina. Con stima e riconoscenza”. Il documento che ha concesso il riconoscimento ricorda, tra l’altro, “la loro consapevolezza nell’impegno assunto nell’esercizio della professione, soprattutto per quanto riguarda il perseguimento della difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica dell’uomo, la cura di ogni paziente, con eguale scrupolo e impegno, prescindendo da etnia, religione, nazionalità, condizione sociale, ideologica e politica”.