Tivoli – Emodinamica, dietro gli “annunci” resta solo un reparto chiuso

Il blitz dei cinque stelle

“Siamo venuti qui per vedere di persona il reparto di emodinamica e provare a capire perchè, a distanza di anni, è ancora chiuso”. Così Davide Barillari, consigliere regionale tra le fila dei pentastellati, ha motivato al sua visita stamattina, martedì 13 gennaio. Ma alla fine, le porte dell’emodinamica sono rimaste chiuse, anche per lui. Siamo in un Dea di primo livello. La “punta di diamante” della sanità laziale della Asl RmG, guidata da Giuseppe Caroli. Un ospedale su cui nel 2007 la regione ha deciso di investire tre milioni di euro, per rispondere a quel tasso di mortalità da infarto del 34% che imbarazza e fa arrabbiare. Ma che ancora non è entrato ufficialmente in funzione.

 

Malati verso Roma

E ancora oggi per un abitante del distretto, l’unica speranza di salvarsi la vita è un lungo viaggio in ambulanza verso la Capitale, che non sempre si riesce a fare, come un paziente che, nelle ultime 48 ore, è stato costretto a rimanere sotto osservazione a seguito di un episodio infartuale. Mentre al secondo piano dell’ospedale ci sono quei macchinari in grado di salvargli la vita.

 

Un susseguirsi di annunci

Prima dell’accredito regionale, già nel marzo 2014 il capogruppo del partito democratico, ex Sindaco di Tivoli, Marco Vincenzi aveva annunciato “la prossima apertura del reparto di emodinamica”, tanto attesa dai tiburtini e non solo. Passano i mesi, ma nulla è stato fatto. Con la firma sul decreto di attuazione da parte del presidente Nicola Zingaretti, si sperava in un destino diverso, ma niente. Le porte restano chiuse. “Sono stati selezionati tre medici e presto il reparto potrà iniziare a trattare i pazienti”, dice Ugo Donati, primario del pronto soccorso, chiamato da Caroli per parlare a nome del dirigente sanitario.

 

 

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Il reparto aprirà senza posti letto

“Sono passati anni, è vero, ma la situazione della sanità in Regione Lazio la conosciamo – continua -, aprire l’emodinamica, h24, con tutti i posti letto richiederebbe almeno 40 addetti tra personale infermieristico e medico. Difficile, anche perchè siamo già notevolmente sotto organico”. Mentre, nulla si sa ancora del personale infermieristico. E la data dell’inaugurazione sembra sempre più una chimera.

 

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