Subiaco – Ospedale, chiude Rianimazione. Il Comune diffida la Asl RmG

Lo ha fatto presentando ufficiale diffida all’Azienda sanitaria attraverso la Regione Lazio, con la quale ha chiesto l’immediata sospensione del provvedimento, come primo atto di riorganizzazione dell’ospedale secondo il decreto 368/14.
Nel documento il sindaco Pelliccia ha rilevato che il decreto commissariale in questione “ha di fatto salvaguardato l’ospedale di Subiaco portando gli 8 posti +2 ,previsti dal decreto commissariale 80/2010, a 50 posti letto con: 20 posti di medicina generale; 10 posti di chirurgia; 10 posti di day surgery; 10 posti di lungodegenza; Area dell’emergenza”.
Il primo cittadino di Subiaco ha inoltre ricordato che “le trattative serrate tra territorio, Regione Lazio e Asl RmG hanno consentito comunque la previsione della presenza del rianimatore h/24, con conseguente attività di rianimazione all’interno dell’area dell’emergenza- urgenza (non il reparto)”, evidenziando che “il Comune di Subiaco ha posto sempre questa come condizione non derogabile e imprescindibile”.

 

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A giugno arriva la Rems: ricorso a Mattarella
Intanto, mentre è prevista per fine giugno l’apertura all’Angelucci della Rems (Residenza ex ospedali psichiatri giudiziari) con iniziali 20 posti, c’è da registrare anche l’appello rivolto dal comitato unitario pro – ospedale ai sindaci della Valle dell’Aniene, affinché sostengano attraverso iniziative istituzionali il ricorso al Capo dello Stato, Sergio Mattarella, perché venga impedita “questa ulteriore aggressione alla sanità del nostro territorio”. Una raccolta di firme a sostegno dell’iniziativa è stata contemporaneamente avviata dallo stesso comitato, allestendo un punto di riferimento in Piazza Sant’Andrea, a Subiaco.

Fa. Lo.

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