Guidonia – Er Drago canta Villanova: l’inno rap dedicato al quartiere

La sua “Villanova” da qualche giorno sta spopolando in rete con il brano dedicato al quartiere dove vive da quando era bambino. Una carrellata di personaggi, fatti e curiosità che racchiudono la vita di un quartiere tra l’ordinario e lo straordinario. “Una canzone scritta di getto – racconta Er Drago – durante una giornata con un caldo allucinante. Mi sono venuti in mente ricordi ed immagini di Villanova, li ho trasformati in parole e poi sono andato subito a registrarla al 3Tone studio di Eddy Depha e Alessandro Rumi. Questo brano è nata così. Magari chissà, un giorno mi ritroverò a cantarlo in piazza alla festa del quartiere”.

 

Drago, cosa significa una canzone intitolata ‘Villanova’?
“E’ uno spaccato di vita del mio quartiere. Ho cercato di raccontarlo per come l’ho vissuto e lo vivo io, ma anche da quello che può essere il punto di vista di tanti altri. Credo che ascoltando il brano in tanti si riconosceranno in quello che racconto”.

 

Hai sempre vissuto in questo quartiere?
“Vivo qui insieme a mio padre Franco da quando avevo 13 anni, in pratica tutto il periodo della formazione per un ragazzo, il periodo delle esperienze vere, che poi è stato il momento in cui mi sono avvicinato alla musica”.

 

Nel brano fai riferimento a tanti luoghi e personaggi…
“Racconto quella che può essere la giornata di qualsiasi abitante di Villanova, i posti che si frequentano, le persone che si incontrano, e faccio un ritratto del quartiere senza la pretesa di denunciare o indicare soluzioni dei problemi, ma semplicemente per immortalare Villanova così come è e come la percepisco”.

 

Metti in rima il bar ed il barbiere
“Il caffè al volo da Carmelo è una tappa fissa, poi quando parlo del ‘roscio’ da cui mi faccio il pelo è Daniel che lavora come barbiere insieme a Diego. Sono personaggi e punti di ritrovo che qui conoscono tutti. Come da Franco, un altro bar dove si ritrova il mio gruppo di amici. La parte che fa ‘Te dico fermate e magna” invece è la panineria di Micheal Meddi”.

 

Ad un certo punto parli di Mr. Tennet’s, è un personaggio inventato?
“No, no, esistono tutti. E’ un mio amico e posso solo di che questo è il nome perfetto per lui”.

 

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Fai accenno anche alla droga, a merce rubata, insomma racconti un po’ di microcriminalità

“Non voglio fare una polemica, ma racconto quello che c’è, un quadro completo, cose belle e cose meno belle”.

 

E sempre prendendo pezzi del tuo brano, cosa sono le Maserati di via Cavour?
“Quella è una strada dove corrono tutti, troppo, sembra una pista più che una via di quartiere”.

 

Tra i personaggi che citi c’è anche don Andrea.
“Meritava, penso che a Villanova tutti hanno fatto almeno una partita al campetto di don Andrea. C’è anche Floriano, un personaggio storico scomparso di recente”.

 

Chi è il ‘vecchio dell’Acqua Marcia’?
“Un signore che conoscono tutti, avrà rimproverato generazioni di ragazzi perché infastidito dai rumori”.

 

E ‘il cane co tre zampe’?
“E’ un cane che ha perso una zampa e lo si vede spesso in giro intorno la piazza, anche lui fa parte dell’immaginario collettivo di Villanova”.

 

‘Villanova’ ha già migliaia di visualizzazioni su YouTube e digitando su internet ‘Er Drago’ escono fuori diversi video delle tue canzoni.
“Internet aiuta tantissimo a diffondere la propria musica e a farsi conoscere. C’è anche l’aspetto negativo però, cioè che alla fine possono pubblicare proprio tutti e c’è poca selezione, troppa confusione tra quelli che meritano e i meno bravi ed è difficile riuscire ad ascoltare tutti con la giusta attenzione”.

 

Come è nata la tua passione per il rap?
“Sono cresciuto con la musica rock tra i vinili di mio padre, ascoltavo Led Zeppelin, Deep Purple, Pink Floyd. Poi in prima media mi sono avvicinato all’hip hop e quindi alla disciplina del rap. Era il 2004 quando un amico mi ha passato i cd dei Sangue Misto, dei Colle der Fomento e di Kaos ed è stata subito passione per il rap. Ho iniziato a scrivere i primi versi, ci ho creduto sempre di più e non mi sono più fermato. Attualmente faccio parte di una crew di Roma chiamata TrueSchool”.

 

E la scelta del nome Drago?
“E’ un nome che mi accompagna da bambino. Da piccolo ho avuto sempre a che fare con l’immagine del drago. Ci sono scene che sono rimaste impresse nella mia mente come i sogni che facevo di notte, un ciondolo che trovai in strada. Il drago penso sia l’emblea di una figura energica, forte, mi ha sempre affascinato”.

 

In dieci anni di attività ne avrai scritte di canzoni, quale messaggio vuoi mandare?
“Scrivo di continuo ma ho pubblicato solo una piccola parte di quello che butto giù, parlo di centinaia di testi. Non c’è un messaggio preciso perché ogni traccia ha un suo motivo, un suo valore. Penso a ‘Rapperò nell’aldilà’ che racconta un viaggio tipo Divina Commedia, oppure ‘Fratelli per la vita’ che parla dell’amicizia e riguarda i miei amici, o ancora ‘100 Infarti’ a cui tengo davvero tanto. Un anno fa ho pubblicato ‘0 Stile’, un mixtape, una raccolta di brani su basi americane. Poi ci sono vari pezzi pubblicati ma senza un progetto ben preciso.

 

Quanto è importante la musica nella tua vita?
“Non potrei stare senza. Per me è una valvola di sfogo. Posso trovare l’ispirazione per un brano in qualsiasi momento e in qualsiasi posto, mi piace scrivere quando sono a casa, di notte soprattutto”.

 

Oltre a comporre e registrare fai anche concerti?
“Sì, mi chiamano e vado volentieri, sabato c’è il ‘Reggae’n beer’ a Guidonia. Poi partecipo a contest di free style e faccio l’MC, il maestro di cerimonia (il più alto grado di esperienza attribuibile ad un rapper, ndr) mi diverto ad intrattenere il pubblico”.

 

Com’è la scena del rap nel nordest della provincia di Roma?
“C’è ancora poco seguito anche se ci sono artisti molto validi. Penso a J-Mel, Roen, Malasorte, Threeste, Robe One. Hanno tutti talento”.

 

C’è qualcuno a cui ti ispiri?
“Di sicuro al rapper Danno dei Colli der Fomento, collaborare con lui sarebbe un sogno. Poi posso dire che mi hanno influenzato anche Neffa con i Sangue Misto, e Don Kaos”.

 

Tornando a ‘Villanova’, ma le persone che hai citato nella canzone che ti hanno detto?
“Ho avuto reazioni molto positive, il brano è piaciuto tanto anche fuori Villanova. Non mi aspettavo tanta attenzione, mi fa un immenso piacere”.

 

Si può dire che hai scritto un inno per Villanova?
“Un inno? Perché no?”.

m.c.

https://www.youtube.com/watch?v=C_PL044f8l8

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