Guidonia – Ragazza madre vende giochi dei figli per sfamarli: dietro l’annuncio la banda delle truffe online

Solo che a pagamento effettuato non solo la merce non è mai arrivata a casa dell’acquirente, ma la ragazza madre ha fatto perdere ogni traccia di sé addirittura cancellando l’annuncio strappalacrime dal sito internet di annunci.

 

In un mese raggiri online per 25 mila euro
A risalire all’identità dell’inserzionista scoprendo una banda dedita alle truffe on line sono stati gli agenti del commissariato di Polizia di Villalba diretti dalla dottoressa Mariella Chiaramonte. Dietro alla vendita fasulla della consolle infatti, si nascondeva un’organizzazione di quattro persone che dalla Puglia, nel giro di un mese, erano riuscite a mettere a segno raggiri per un totale di ben 25 mila euro.

 

Vittima un 22enne di Villanova
La Playstation 4 che sarebbe dovuta finire nelle mani del 22enne era solo una delle tante truffe compiute dal sodalizio. Per convincere gli acquirenti più titubanti a pagare senza ripensamenti dell’ultima ora, oltre all’annuncio scritto in modo di coinvolgere emotivamente gli interessati, la banda era disponibile a fornire ogni prova possibile sull’effettiva esistenza e funzionamento della merce da vendere. Come nel caso della consolle cercata dal giovane di Villanova. L’interessato infatti, dopo aver scritto una e-mail alla ragazza madre in cui si dichiarava disponibile ad aiutarla economicamente comprando il videogioco, aveva chiesto anche informazioni in più sul materiale e su come pagare. Come risposta ha ricevuto, sempre tramite e-mail, trenta fotografie della consolle in tutti i particolari, dello scontrino d’acquisto, dei videogiochi e dei joystick. E le istruzioni per effettuare il pagamento rigorosamente tramite una ricarica Postepay fornendo tutti i dati necessari con la promessa dell’invio del materiale in brevissimo tempo.

 

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Dopo il pagamento l’inserzionista si è volatilizzata
Fatta la ricarica da 220 euro è iniziato il calvario dell’acquirente che ha capito subito di esser stato truffato. Il ragazzo infatti non riusciva più a mettersi in contatto con la venditrice che, dopo aver ignorato le e-mail di protesta, ha provveduto a rimuovere del tutto l’annuncio sul sito internet. Non riuscendo ad ottenere niente, è scattata la denuncia alla Polizia di Guidonia che è risalita all’identità dell’intestataria della carta, una 40enne di Taranto, scoprendo che aveva attivato la ricaricabile solo il 2 maggio per disattivarla il 25 dello stesso mese.

 

Banda composta da quattro già noti alle forze dell’ordine

Da ulteriori indagini anche per la durata sospetta della postepay, gli inquirenti sono risaliti ad un’identica truffa compiuta dalla stessa nei confronti di un uomo residente nel bergamasco. Anche lui, impietosito dall’annuncio, aveva pagato 220 euro per la famosa Playstation. Sul conto della postepay intestata alla donna sono stati registrati movimenti legati ad una serie di truffe on line per un totale di 25 mila euro, cifra che, una volta incassata, veniva distribuita equamente ad altri tre destinatari. Gli investigatori sono così risaliti ad un 25enne ed un 27enne, entrambi di Canosa di Puglia, e ad una 34enne di Taranto, tutti con precedenti penali e che risultavano essere la vera mente criminale della banda a cui la 40enne passava i soldi intascati con gli annunci.

 

Nelle abitazioni dei truffatori i documenti usati per le trappole su internet

All’alba dello scorso mercoledì 1 luglio, in collaborazione con gli agenti del Commissariato di Canosa di Puglia e del personale della Squadra Mobile della Questura di Taranto, sono state perquisite le abitazioni dei quattro dove sono state trovate le carte e numeroso materiale utilizzato per le truffe informatiche. Tutti sono stati denunciati per associazione a delinquere finalizzata alla realizzazione di truffe online.

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