Vittima una 32enne del posto, impiegata in un call center e attrice teatrale. Regolarmente residente in quella casa dal 2008, la ragazza viveva in via Italo Calvino insieme alla nonna, assegnataria dell’abitazione nella quale viveva dal 1980. Poi quando la signora è deceduta lei ha continuatoa vivere da sola nell’appartamento.
Il fatto
Mercoledì 8 luglio la 32enne aveva il turno di mattina e quindi era uscita molto presto per andare a lavorare a Roma. Tutto bene fino all’ora di pranzo, quando le arriva una telefonata dai carabinieri che la informano di quello che stava succedendo e le chiedono di tornare a casa il prima possibile.
Era successo che un gruppo di almeno tre uomini erano arrivati davanti casa della ragazza e avevano cominciato a smurare a colpi di martello la grata posta a protezione della finestra della cucina. Poi hanno sfondato la finestra, l’hanno aperta e sono scappati. Poco dopo è arrivata una donna straniera con due bambini al seguito ed è entrata dalla finestra. Molti vicini hanno assistito impotenti all’irruzione, durata pochi minuti e ben organizzata. Poi è scattata la chiamata ai carabinieri che sono arrivati sul posto.
Nel frattempo da Roma è tornata la giovane, che si è ritrovata con i carabinieri e una donna davanti alla finestra di casa sua, con a fianco i due bambini. I militari hanno ascoltato i vicini e hanno verificato che la casa fosse veramente abitata dalla ragazza poi è iniziata la trattativa con la donna che, alla fine, ha lasciato la casa di sua spontanea volontà. Questo non le ha evitato la denuncia per violazione di domicilio.
“Sì, posso dire sicuramente che questa storia mia ha spaventato – racconta a Tiburno – Pensare che uno va a lavorare e provano ad occuparti casa non è una cosa che ti fa vivere sereno”.
