Gianluigi Miani, come nasce l’idea del libro Fede o Sete?
“Le guerre del nostro tempo sono nate molto tempo indietro dai nostri peggiori conflitti interioriΒ: il libro, una raccolta di poesie, esordisce cosΓ¬. Ho scelto la poesia perchΓ© per me essa Γ¨ un linguaggio espressivo devastante e profondo al tempo stesso. Attraverso essa ho cercato di dare un volto e una lettura, alla realtΓ contemporanea, partendo innanzitutto da una ricerca interiore personale: mettendo cosΓ¬ in discussione quelli che sono i miei luoghi comuni e le mie certezze acquisite, sono arrivato alla conclusione che probabilmente alla radice dei comportamenti peggiori dellΒessere umano non vi risiede nientΒaltro che tutta una serie di conflitti interiori, molti dei quali irrisolti. CosΓ¬, partendo da me stesso, ho provato a dare un nome ed un volto a quei conflitti umani che forse ci accomunano e ci rendono tutti piΓΉ simili, esprimendoli attraverso la poesia. Il tema del libro Γ¨ quindi la scelta di campo, che scaturisce dal dubbio, dal conflitto interiore”.
Quale messaggio vuole essere trasmesso?
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A chi Γ¨ consigliata la lettura del libro?
“Consiglio questo libro innanzitutto ai ragazzi, ai giovani, a coloro che trovandosi dinanzi ad un bivio, rischiano di dimenticare di scegliere la strada che li condurrΓ a se stessi. Lo consiglio inoltre, senza presunzioni, a chi si sente perso e smarrito, ai dubbiosi, agli indecisi”.
Fede o Sete presto sbarcherΓ in Francia, in un clima di tensione dopo gli attentati di Parigi. Che accoglienza si aspetta?
Ci parli dell’evento show
“LΒevento Γ¨ uno show di poesia multimediale dinamica, che prende il titolo dallΒomonimo libro, e nasce dalla volontΓ di guardare oltre lo steccato e di sperimentare: superando le classiche presentazioni auto referenziate e statiche, lΒidea di sostituirle con spettacoli innovativi mi eccita lΒanima, molto piΓΉ di quanto possano fare le prime. Il lettore, il pubblico vanno stimolati e incuriositi, e poi sperimentare mi diverte moltissimo. Bisogna dare nuova vita alla poesia, che sebbene non sia morta, rischia di diventarlo. La colpa non Γ¨ dei lettori, ma forse di certi addetti ai lavori che pensano soltanto a lucrare, e di certi autori troppo presi dal proprio egocentrismo e narcisismo”.
PerchΓ© Γ¨ stata scelta LΒAquila come location?
“EΒ stata una scelta condivisa con il team di lavoro, e proposta dalla cantautrice e pianista Greta Cipriani, dΒorigine abruzzese, che ha giΓ collaborato allΒevento in una delle tappe romane. Poi in realtΓ , la scelta si Γ¨ confermata il giorno in cui, su invito di Greta ho visitato la cittΓ dellΒAquila: ho capito che cΒera altro, sono rimasto veramente colpito dal Βconcerto di gruΒ che sovrasta il centro storico della cittΓ , e soprattutto dalla voglia di vivere e rinascere che ho visto impressa nei volti degli aquilani. Questa esperienza mi sta insegnando molto. Nulla succede per caso”.
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Sul palco vedremo uno spettacolo di poesia multimediale dinamica, di cosa si tratta?
“LΒevento sarΓ uno spettacolo itinerante, che si svolgerΓ nelle diverse sale situate allΒinterno di Palazzetto dei Nobili, edificio storico gentilmente messoci a disposizione per il 16 aprile 2016 dal Comune e dallΒAssessorato alla Cultura dellΒAquila. SarΓ un viaggio nella parola, che vedrΓ la fusione tra la poesia e le diverse forme dΒarte, dalla musica elettronica alle arti visive, dal pianoforte alla danza, grazie ad artisti professionisti quali Paolo Gatti (soud artist), Greta Cipriani (pianista), Giuseppe Rellini (visual artist), Pasquale Cicirelli (coordinatore e produttore dellΒevento)”.
Pasquale Cicirelli, in quanto organizzatore dellΒevento, puoi dirci che reazioni ci sono state di critica e pubblico?
“Fino ad oggi posso dirle che le reazioni sono state davvero entusiasmanti; quindi speriamo di fare sempre meglio. Questo progetto si Γ¨ evoluto davvero velocemente, nel giro di un anno ci siamo esibiti giΓ diverse volte, collaborando con artisti di talento ed esperienza come Ombretta Piccirilli, Giorgia Botticelli, Max Amato, Roberto Sole, Antonio Balsamo, il Centro Multidisciplinare delle Arti, e tanti altri, arrivando a fare sold out a teatro, ed esibendoci in luoghi particolari e affascinanti come locali storici e gallerie dΒarte della Capitale. Il calore e lΒapprezzamento del pubblico ci ha incoraggiati molto a proseguire in questa direzione. E stavolta lΒimpresa si fa piΓΉ intensa: esportare lo spettacolo in una cittΓ che ci conosce poco, sarΓ una sfida impegnativa. Ma confido molto nelle associazioni aquilane che ci stanno supportando e sostenendo, Il Demiurgo e la prestigiosa Barattelli. Ricordo infine che lo show ΒFede o SeteΒ Γ¨ legato alla pubblicazione dellΒomonimo libro (con la casa editrice Ermes); spero che la critica sia positiva come lo fu con la silloge La Scalata”.