Rifiuti, Virginia Raggi visita l’impianto di Rocca Cencia: “Sistema fallimentare”

Il sopralluogo viene trasmesso in parte attraverso una diretta facebook sulla sua pagina ufficiale (le foto). Quello che salta subito all’occhio, non solo alla prima cittadina ma a tutto il suo staff, sono le condizioni igienico sanitarie in cui gli operatori Ama sono costreti a lavorare ogni giorno. Scarti di rifiuti ovunque, odore nauseabondo, tanto che il sindaco è costretto a metere più volte la mascherina. “Un giorno ho trovato un operaio steso a terra, anche per le alte temperaturre interne all’impianto” dice un lavoratore alla Raggi.

raggi a rocca cencia3 raggi a rocca cencia

Quello che viene mostrato e tutto il ciclo di trattamento dei materiali interno a Rocca Cencia. Come quello uscente dalla linea di trattamento del tmb che viene poi depositato in grande quantità. “Questo è il residio del cdr, viene smaltito in discarica o fatto bruciare agli impianti idonei”, spiega un addetto. Ma quello che è evidente è che i passaggi non sono sufficienti se, alla fine, si immagazzinano tutti questi bancali. “Dobbiamo ridisegnare le competenze – dice la Raggi -, riscrivere il contratto di servizio perchè questo sistema è fallimentare. Non ha senso produrre un qualcosa che viene interrato o bruciato”. Spesso i quartieri vicini all’impianto, anche a distanza di chilometri, vengono invasi dagli odori provenienti dal tmb di Rocca Cencia. “Questo perchè i biofiltri sono inefficaci – si verifca durante la raggi a rocca cencia assessore davanti fosvisita – , e sono proprio quelli che dovrebbero ostacolare la fuoriuscita degli odori, basterebbe che venissero bagnati”.

L’Assessore Muraro si ferma poi nel settore del Fos (nella foto a sinistra), l’organico stabilizzato: “Ama aveva scritto un protocollo di riutilizzo del compost già nel 2011, ma ad oggi non è mai stato applicato – dice Muraro – eppure come si può vedere è un materiale che potrebbe essere riutilizzato nel campo agricolo, come nell’asfalto”. E agli operai spiega: “Stiamo verificando l’efficienza della raccolta differenziata, se è pari a zero bisogna constatate il fallimento e progettarla da capo”. Un’addetta Ama alla raccolta porta a porta fa poi notare come “troppo spesso gli utenti non rispettano la differenziazione dei materiali e quello che raccogliamo è inquinato”. “Bisogna segnalarlo – continua Muraro – da qui si parte”.

Ve. Al.

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