Guidonia – Classe 3°C – Don Lorenzo Milani

Il suo desiderio di dedicarsi al bene della città di Guidonia si è ben concretizzato fin dagli anni 2008-09 con la fondazione del movimento “Il Faro” che per anni ha cercato, tra l’altro, di frenare la smisurata crescita della discarica dislocata nel Parco Naturale Regionale dell’Inviolata. Alle elezioni amministrative del 2014 è stato eletto consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle. Dalla nostra intervista traspare la figura di una persona dalle qualità morali e dai principi poco comuni, paladino delle esigenze e della salute dei “Guidoniani” e difensore della storia della nostra “Città dell’aria”. Il tutto con una spontaneità e trasparenza bellissima sempre ispirata ad una vera fede cristiana.

Onorevole Sebastiano Cubeddu, cosa vuol dire per Lei rivestire un ruolo Istituzionale così elevato?
Rivestire un ruolo istituzionale, a mio avviso, dovrebbe essere il punto di arrivo di un lungo percorso, nel quale ritengo siano particolarmente incidenti almeno due fattori: un cammino di studi ed una preparazione assidua, tanto in generale quanto su specifiche materie, secondo le proprie attitudini e capacità; un assiduo impegno civico. Qualcosa che scaturisca da una profonda sensibilità ed apertura verso gli altri, verso la comunità in concomitanza con gli stimoli che provengono dal contesto in cui si vive e dalle problematiche rispetto alle quali spesso, anche involontariamente, siamo chiamati a doverci confrontare, a ricercare le possibili soluzioni.
Ma ciò non è ancora sufficiente perché possa asserirsi di essere “degni” di ricoprire un ruolo istituzionale nello Stato.
Per me occorrono, infatti, altre tre cose fondamentali: il senso del dovere, lo spirito di servizio e l’onestà, oltre ad un necessario ottimismo ed una assoluta fiducia verso le Istituzioni, verso i cittadini e, soprattutto, nell’Ordinamento, nel Diritto.

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Onorevole, quali sono stati e sono attualmente i principi a cui si è ispirato nella sua gioventù, adolescenza ed oggi nel ruolo di genitore?
I principi a cui mi sono sempre ispirato provengono dall’educazione ricevuta dai miei genitori ed anche da una maturazione personale.
La famiglia di origine era cristiana e tanto mio padre, quanto mia madre, mi hanno insegnato il valore della vita, della famiglia, dell’onestà, del rispetto delle persone e delle cose, ancor più se di patrimonio comune. Questi punti di riferimento sono stati alimento nella mia gioventù, nella mia adolescenza ed anche nel ruolo di genitore. Ai miei figli spero rimangano come eredità.

Sappiamo che lei è molto legato al suo territorio. Che cosa vorrebbe che cambiasse nella nostra città per un vivere migliore di tutti i cittadini ma soprattutto per noi bambini/studenti?
E’ vero, sono molto legato al mio territorio, perché lo considero la mia casa ed il mio impegno civico e politico è iniziato proprio occupandomi dei problemi che avvertivo fortemente nel contesto ambientale e culturale dove sono nato e vissuto. Volevo che cambiasse il rapporto tra cittadini ed istituzione comunale, volevo che sindaco e consiglieri si prodigassero per il bene comune e per fare del nostro territorio un posto migliore, dove si potesse godere di una qualità di vita più “ricca” in termini di servizi, di salute e salubrità ambientale e con un’incessante promozione della cultura e della solidarietà. I bambini devono poter giocare liberi e sicuri in spazi a loro destinati ed associati a scuole di istruzione, biblioteche e palestre, con centri ludici e sale musicali per insegnare loro, con la musica, l’armonia della vita e dell’universo.
Sappiamo anche che Lei ama molto la musica. E’ solo un hobby o rappresenta qualcosa di particolare?
Amo la musica e non potrei mai considerarla nella mia vita un semplice hobby, ma un respiro continuo che si accompagna al battito del cuore e ad ogni passo del mio cammino, a cui si associa spesso un motivo, una composizione, un ritmo, un susseguirsi di note che descrivono emozioni, stati d’animo e spesso traducono giorni ed incontri per fissarli come può essere fissato un paesaggio in un quadro.
Qualunque possa essere la rappresentazione di questo paesaggio, per me sarà sempre e solo vita, che sento scorrere con le sue emozioni, i suoi turbamenti e le sue incommensurabili gioie.

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classe 3^ sez.C della Scuola Primaria dell’Istituto Comprensivo “Don Lorenzo Milani”

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