Sappiamo che lei, Max, è il direttore del Beats. Ma noi vorremmo sapere chi è colui che ha fondato questa Accademia.
Franco Canichella, è un dentista il quale ha scoperto che molte malattie possono nascere nelle zone più delicate del nostro corpo, tra le quali denti e piedi. Già dalle fasi adolescenziali possono subentrare delle tensioni muscolari al volto che spesso dipendono dalle emozioni negative che quotidianamente si vivono. Franco Canichella ha scoperto che se i ragazzi fanno attività fisica, attività sane che si svolgono insieme agli amici, tutti questi disturbi si riducono drasticamente. Prevenire prima che curare, concetto molto importante questo, giacché se si vive in un ambiente sano, ci si rilassa, si cresce bene ed è più difficile che ci si ammali, perché l’anima è l’elemento più difficile da governare. L’anima non deve soffrire. E se l’anima soffre, soprattutto in un giovane, poi ci si ammala.
Ci parli un po’ di lei, da dove nasce la sua passione per la recitazione?
Nonno era un attore famoso ed anche nonna. Io invece ho iniziato a studiare Giurisprudenza ma, dopo cinque esami, mi sono reso conto che stavo andando dalla parte sbagliata e che quella roba non mi interessava. Me ne sono accorto, vedendo che recitare era la cosa che mi riusciva meglio; ho deciso dunque di intraprendere questo percorso seriamente, andando all’Accademia di Arte Drammatica. Quella era proprio la mia strada.
Si dice che senza sogni la vita è cupa, lei ha un sogno nel cassetto? Oppure ha già realizzato tutto quello che desiderava?
Il Beats fa parte del mio sogno, cioè educare i giovani all’arte, alla danza, al teatro, al cinema, alla musica. Penso che l’arte possa fare molto per il mondo di domani. Infatti spesso sono stati proprio gli artisti ed i poeti a catapultare nel futuro le generazioni.
Ha dei progetti futuri per la nostra città con il Beats?
Si certo, il Beats è una roccaforte. La scommessa è stata quella di portare Shakespeare, la musica, la danza in piazza. Devo dire che anche la cittadina risponde molto bene. Io credo fortemente che se queste cose fossero fatte frequentemente, soprattutto se venissero realizzate più iniziative per i giovani, si vivrebbe molto meglio.
Cipolloni Giorgia e Nechitoi Andreia, classe III A I. C. Tivoli II A.Baccelli
