Nerone fra eccessi, scandali e riforme

Lui è sicuramente uno degli imperatori più noti, chiacchierati e fonte di ispirazione per sceneggiatori, scrittori e saggisti. Per alcuni storici è stato l’autore dello spaventoso incendio che nel 65 ha letteralmente devasto Roma, per altri ha ucciso la madre e commesso una serie infinita di crudeltà. Nerone Claudio Cesare Augusto Germanico, è per tutti semplicemente Nerone. Ancora oggi, spesse volte, viene etichettato come un folle e sanguinario che si suicida il nove giugno 68, quando il Senato (lo dichiara “hostis publicus” ovvero nemico pubblico, quindi,  chiunque lo incontrava poteva ucciderlo) lo depone e lui si toglie la vita con una pugnalata alla gola. Il quinto imperatore di Roma, giunto al potere al soli diciassette anni, non ha però collezionato solo una serie di scandali: l’amore per la cugina Claudia Ottavia, le notti nei bassi fondi romani, i travestimenti da schiavo per frequentare prostitute, osterie e per giocare d’azzardo. Nerone è stato anche promotore di interventi fiscali in favore dei meno abbienti ed ha preteso trasparenza per la procedura degli appalti inerenti la gestione e riscossione dei tributi. Inoltre, taluni storici sono davvero convinti che non è lui il responsabile del terribile incendio. Anzi, ospita gli scampati, paga con le sue risorse i danni e pretende per la Roma del futuro l’utilizzo di materiali ignifughi per le case, strade più larghe e maggiori punti di riformamento d’acqua in caso di incendio. All’origine delle note maldicenze sulla sua vita ci sarebbero i contrasti con il Senato, alimentati da un imperatore che non è incline a guerre di conquista come Traiano capace di ricoprire Roma con l’oro dei Daci e dato che le risorse imperiali non erano inesauribili l’imperatore entra in conflitto con il Senato. Nerone, quindi, non è stato solo un uomo “esagerato” fra i suoi precettori ha avuto Seneca, ha amato la letteratura, la musica, le gare sportive, le donne e anche i divertimenti.

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di Fernando Giacomo Isabella  

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