Il giorno che ha cambiato il mondo

E’ il giorno che ha cambiato la storia contemporanea, l’undici settembre del 2001, creando un prima ed un dopo. Per la prima volta gli Stati Uniti diventano teatro di “guerra”, perché mai hanno avuto un conflitto in casa. Gli U- Boot del Reich si sono avvicinati al porto di New York senza mai sferrare un siluro e l’ultimo grande attacco contro gli americani risale addirittura al 1941 con il bombardamento della flotta statunitense a Pearl Harbor, nell’arcipelago delle Hawaii. L’undici settembre è stato un vero atto di terrorismo con quattro attacchi suicidi contro obiettivi civili compiuti da un gruppo aderente ad Al- Qaida, che ha causato la morte di 2.977 persone più diciannove dirottatori. E’ il giorno in cui l’America ha perso la sua “innocenza” e il mondo occidentale ha scoperto di essere vulnerabile. Le Torri Gemelle che bruciano e, poi, crollano sono una indelebile immagine al pari delle persone che si lanciano nel vuoto dal World Trade Center. Quella drammatica data ha dato il via ad una serie di attentati, che hanno colpito le principali città europee: Londra, Madrid e Parigi. A quasi 20 anni dalla tragedia, oggi, sono numerose le teorie del complotto e soprattutto qualcuno al Pentagono si rammaricherà per non aver compreso la vera natura di un giovane saudita fra i mujaheddin “utilizzato” dagli Stati Uniti in Afghanistan, nella guerra contro l’Unione Sovietica. Il suo nome era Osama Bin Laden.

Fernando Giacomo Isabella

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