Il 2020 è l’anno delle ibride

Cronaca di un successo annunciato, le previsioni pre covid davano il 2020 come l’anno delle vetture ibride e così è stato. Nonostante la pandemia, infatti, sul mercato sono sbarcate decine di nuovi modelli che hanno trovato il gradimento del pubblico.Tra l’economicità di queste motorizzazioni, gli incentivi e la possibilità di ridurre gli impatti ambientali, dopo il lockdown la vendita di queste vetture è schizzata alle stelle trascinando il mercato italiano.

I dati di questo 2020 indicano una crescita del settore, ibride ed elettriche, con un complessivo +241% ad agosto ed un +49% dall’inizio dell’anno (secondo l’Anfia, Associazione nazionale filiera industrie automobilistiche).

Attualmente le vetture con la doppia alimentazione hanno raggiunto una quota di mercato dell’11%, ovvero più del doppio rispetto allo stesso periodo del 2019. Quelle totalmente elettriche arrivano al 2,1%. A frenare questo settore c’è ancora una diffusione, non sempre
capillare, delle colonnine di ricarica. A trascinare questa crescita c’è, sicuramente, anche lo sbarco nel mondo elettrico della Fiat, che ha piazzato tre auto nella top ten scalzando la Toyota. Oltre alla Panda, prima per vendite ad agosto, c’è la Lancia Ypsilon, quinta, e la 500, sesta.

PERCHÉ L’IBRIDO È MEGLIO

Questa tipologia di vetture è particolarmente indicata a chi percorre, ogni anno, molti chilometri su strade urbane o comunque a
lenta percorrenza. L’immagine del pendolare bloccato neltraffico, magari sullaTiburtina, sulla Nomentana o su una delle consolari che portano a Roma, è perfetta per capire a chi conviene la doppia alimentazione. Il motore elettrico che, a bassi regimi e velocità, supporta o sostituisce quello a carburante, permette di ridurre in maniera importante le percentuali di consumo. Quanti sono rimasti incolonnati e bloccati sul Grande Raccordo Anulare possono ben capirne i vantaggi in termini economici ed ambientali.

QUANTO CONVIENE

Su una media di 20mila chilometri percorsi in un anno, su strade a lenta percorrenza, le ibride consentono di risparmiare più del 25% di carburante. Quindi, mediamente, si può arrivare a 600 euro per anno.Diverso il discorso per chi percorre molti chilometri in autostrada: questa tipologia di doppia alimentazione potrebbe non essere la scelta migliore.

Comunque per chi fosse interessato alle ibride, è bene considerare altri benefit, che si vanno ad aggiungere agli incentivi governativi che, in questo momento, arrivano fino a 6 mila euro. Nel Lazio, ad esempio, le ibride a benzina non pagano il bollo per tre anni (quelle cento per cento elettriche per 5 anni e poi pagano un quarto). Se si va a Roma, poi, queste auto non pagano il parcheggio nelle aree con le strisce blu.

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