San Polo – La replica del Sindaco “ai pastori in rivolta”

Il commento del sindaco sui social

È direttamente il Sindaco ad intervenire in merito all’articolo pubblicato qui

indicando che le aziende Sampolesi attive nel settore dell’allevamento/pastorizia regolarmente censite nel comune di San Polo dei Cavalieri sono quattro. E quelle che fruiscono della concessione in fida pascolo sono due. Continua dicendo che “Se poi il territorio è del Parco Naturale dei Monti Lucretili e le forniture idriche sono gestite da ACEA, sarebbe intelligente chiedersi (ma il condizionale è d’obbligo) quale sia il ruolo del Comune e , soprattutto, chi e dove siano “I PASTORI IN RIVOLTA”. Comunque,limitatamente alla concessione del “fida pascolo” di cui si fa cenno, si anticipa alla scadenza prevista a fine 2020 non saranno rinnovate. Così la massa oceanica dei “I PASTORI IN RIVOLTA” (nessuno dei quali SAMPOLESE) potranno rivolgersi ad enti locali più sensibili alle loro esigenze”.

aggiunge inoltre

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“dove e quanti sono i “pastori” e “allevatori” di San Polo regolarmente censiti e attivi? Di quale “rivolta” si tratta, se parliamo di una categoria che numericamente non esiste? Io mi baso su numeri precisi e vorrei riscontri altrettanto precisi. Altre “attività” parallele, similari o non ufficiali (eufemismo) andrebbero considerate per ben altri preoccupanti aspetti giuridici e sanitari Se serve, comunico anche il numero delle denunce, dei sinistri e degli aggravi di spesa (polizze assicurative, risarcimenti, consumi idrici, manutenzioni….che derivano alla comunità dalla presenza di bestiame sul territorio”

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