Buona annata per l’olio della Sabina

Rispetto al resto d’Italia, la produzione è 30/40% in più e già è iniziata la raccolta delle olive

Davvero una buona annata per l’olio della Sabina, i cui produttori, tra Palombara, Moricone, Montelibretti, stanno proprio quest’anno tirando un sospiro di sollievo dopo la scarsità di prodotto che si è registrata a partire dalla grande gelata del 2017. In questo 2020 anche le temperature alte hanno permesso agli uliveti di stare in gran forma, poiché non sono stati attaccati dalla mosca olearia che li rende vulnerabili e non consente grandi raccolti di olive.

Nel numero di Tiburno in edicola il 13 ottobre, le voci di chi quotidianamente è a contatto con la terra: sono stati intervistati produttori di olive e olio nonché gestori di frantoi, dove si consiglia l’acquisto, anche per imparare (ovviamente per chi non lo sa già) che grande ricchezza c’è nell’usare questo oro giallo-verde nei nostri piatti, dando pure un aiuto concreto alle economie dei nostri territori. E nelle pagine di economia è inoltre possibile curiosare in un asilo speciale di Mentana, dove viene insegnato il contatto con la natura e persino a raccogliere le olive.

La quantità di olio extravergine di oliva, che segna dunque segnali positivi nella Sabina, dovrebbe essere legata a una certa stabilità anche nei prezzi, dai 10 euro in su al litro.

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