GUIDONIA – Cimitero, tutto esaurito: via libera al campo d’inumazione

Da 4 anni 195 salme accastate in deposito. Solo ora l’amministrazione Barbet sblocca la privatizzazione e il collaudo di 2060 nuovi loculi e 665 ossari che nel 2017 voleva far demolire

Sono accatastate in magazzino da 4 anni e finora non erano bastate le sentenze né i solleciti della Asl per dar loro degna sepoltura. Oggi, lunedì 16 novembre, la giunta di Guidonia Montecelio ha approvato un atto di indirizzo per risolvere le criticità relative alla privatizzazione del cimitero, anche in considerazione del periodo emergenziale legato alla diffusione del virus Covid-19.

SALME IN DEPOSITO, VIA LIBERA AL CAMPO D’INUMAZIONE

L’Esecutivo 5 Stelle guidato dal sindaco Michel Barbet ha dato mandato agli uffici di provvedere con la massima urgenza a mettere in atto tutte le operazioni necessarie a cominciare dalla validazione del progetto in variante per realizzare un campo di inumazione proposto dal Consorzio Socim dell’imprenditore Innocenzo Morasca. E’ nel campo che verranno sepolte le 195 salme contenenti resti mortali provenienti da operazioni di esumazioni ed estumulazioni, oltre ad alcune casse di legno lasciate in deposito in attesa della cremazione. Salme accatastate in deposito sottostante la cappella cimiteriale dal 2016.

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GESTIONE A MORASCA E COLLAUDO DI LOCULI E OSSARI

L’atto indirizzo votato oggi dalla giunta dà inoltre mandato agli Uffici di valutare la possibilità di procedere con forme di affidamento dei servizi e lavori più veloci possibili tra le quali anche la modifica del contratto in corso attraverso l’affidamento alla Socim, attuale gestore del Cimitero Comunale per 25 anni. Spetterà sempre agli Uffici individuare una terna di professionisti per collaudare i 2060 loculi e i 665 ossari realizzati da Socim al quale spetterà pagare le rispettive parcelle dei tre tecnici. Vale la pena ricordare che il 13 maggio scorso gli ispettori del Dipartimento di Prevenzione della Asl Roma 5, dopo un’ispezione, avevano sollecitato l’amministrazione comunale a liberare il deposito cimiteriale per scongiurare epidemie e dare degna sepoltura ai defunti collaudando i nuovi loculi e ossari. Era stato l’imprenditore Innocenzo Morasca a sollecitare con un esposto l’intervento della Asl all’interno del locale interrato di circa 100 metri quadrati sottostante la cappella dotato di un impianto forzato dell’aria che al momento dell’ispezione era fuori uso.

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NEL 2017 I GRILLINI VOLEVANO DEMOLIRE LOCULI E OSSARI

Per la cronaca, il 27 novembre 2017 l’allora dirigente all’Urbanistica Paola Piseddu ordinò la demolizione di loculi e ossari perché costruiti in assenza di un valido ed efficace titolo abilitativo. Il provvedimento fu annullato dal Tribunale amministrativo.

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