TIVOLI – Nuovo quartiere accanto a Villa Cornetto, il Tar dice “Nì”

Annullati i dinieghi, la Sovrintendenza deve riesaminare il progetto da mille nuovi abitanti in un’area vincolata adiacente alle Terme di Agrippa: previsti 6 palazzine alte 13 metri, due fabbricati ad uso misto, uno stabile da 18 metri e un albergo da donare al Comune

Un nuovo quartiere da quasi mille abitanti in una zona vincolata per la presenza di reperti archeologici. Fin’ora la Sovrintendenza aveva sempre detto no, ma quel parere era troppo generico e non sufficientemente motivato.

Per questo oggi, mercoledì 20 gennaio, il Tar del Lazio ha annullato il diniego espresso nei confronti del progetto di una nuova lottizzazione, presentato da Giuseppe Cornetto Bourlot, 60 anni, proprietario della omonima villa sita in Viale Roma, oggi chiamata Tenuta Sant’Antonio, imprenditore nel settore immobiliare e nell’alta finanza, oltre che presidente della agenzia giornalistica Askanews, e già vice presidente delle agenzie nazionali di stampa associate a Federazione Italiana Editori Giornali.

La Sovrintendenza aveva espresso parere sfavorevole al progetto dell’imprenditore, chiamato “Angulus Ridet”, un piano integrato da 240 mila metri cubi con 6 palazzine alte 13 metri, due fabbricati ad uso misto, uno stabile da 18 metri e un albergo da donare al Comune di Tivoli da realizzare in un’area vincolata compresa tra Via Elsa Morante (a Guidonia nota come Via Roma) e Strada dei Laghi a Tivoli Terme, area adiacente alle antiche Terme di Agrippa.

LEGGI ANCHE  SANT'ANGELO ROMANO - Lavori di manutenzione, mezzo paese senz'acqua

Secondo la Sovrintendenza, il progetto era “in contrasto con gli obiettivi di tutela definiti dal Piano Territoriale Paesistico Regionale, e i valori paesaggistici dellʼarea che ne hanno determinato la sua classificazione come “zona di interesse archeologico”. Sempre secondo il Ptpr, nell’area persistono sia pregevoli valori paesaggistici sia esigenze di salvaguardia poste per evitare che anche l’estesa area venga eliminata dallʼincombente cementificazione come il restante circondario.”

Tutto vero, se non fosse che il PTPR è stato annullato dalla Corte Costituzionale il 17 novembre del 2020, al tempo presieduta da Mario Rosario Morelli, restato in carica per tre mesi.

I Giudici del Tar hanno così accolto l’obiezione degli avvocati Sabrina Morelli e Gianluca Calistri, legali di Bourlot, supportata da una relazione tecnica con una circostanziata lettura dellʼarea. La relazione è incentrata sullʼesatto punto di cui Bourlot chiede la riclassificazione, che non riguarda tutta lʼarea interessata, ma solo un rettangolo posto lungo via Elsa Morante, evidenziandone le specifiche caratteristiche, anche con il supporto di fotografie e soprattutto di una puntuale descrizione comparativa con le caratteristiche dellʼarea prospiciente, dall’altro lato di Via Roma. L’area prospiciente è la lottizzazione “La Sorgente” a Colle Fiorito: per far togliere il vincolo all’area di Cornetto Bourlot gli avvocati Morelli e Calistri hanno evidenziato che le due aree sono morfologicamente simili.

LEGGI ANCHE  Roma dedica una piazza a Franco Califano

Per cui se non c’è vincolo per “La Sorgente, non c’è vincolo neppure per “Angulus Ridet”. Per ora il Tar ha annullato il diniego per come è stato espresso, invitando la Sovrintendenza a formularne uno nuovo. Fermo restando che spetta ad essa l’ultima parola prima di dare il via alla cementificazione. (Em. Lan.)

Condividi l'articolo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.