IL “cambio di passo” con Figliuolo

Il generale ha predisposto un piano per vaccinare 500mila persone al giorno utilizzando anche le farmacie

Oggi nel paese ci sono 1.733 punti vaccinali. Saranno utilizzati anche siti produttivi, le aree della grande distribuzione, le palestre, le scuole, le strutture di associazioni e della Conferenza episcopale italiana.

Con questa determinazione si presenta il nuovo piano per la vaccinazione di ogni cittadino. Il generale Francesco Paolo Figliuolo l’ha predisposto non trascurando alcun luogo dove somministrare il vaccino. Ovviamente impegnato grandemente anche l’esercito. Non ci saranno primule o gazebo ad hoc. Solo l’utilizzo di spazi, grandi o piccoli nei quali effettuare questa pratica in fretta. Entro settembre si vogliono così immunizzare 48 milioni di persone, l’80% della popolazione. Va migliorata la rete di prenotazione e aumentare la platea dei vaccinatori, oltre che la quantità di punti vaccinali.

Ad elaborare il piano hanno contribuito il governo della repubblica col ministero della Salute. Ci sarà una governance sarà accentrata, diversamente dalla esecuzione decentrata e una catena di controllo snella.

Sono state consegnate venerdì 12marzo “7,9 milioni di dosi, che si raddoppieranno entro le prossime tre settimane. Entro la fine di giugno è previsto l’arrivo di altre 52 milioni di dosi circa, mentre ulteriori 84 milioni sono previsti prima dell’autunno”. C’è scritto nel documento di programmazione. Circa l’1,5% delle dosi costituiranno una riserva da utilizzare “con immediatezza” nel caso di “esigenze impreviste, indirizzando le risorse nelle aree interessate da criticità, prevedendo l’impiego di rinforzi del Dipartimento di Protezione civile e della Difesa”.

Sull’incremento dei punti vaccinali: “Verrà dato impulso all’accordo per impiegare medici di medicina generale (fino a 44 mila), odontoiatri (fino a 60 mila), medici specializzandi (fino a 23 mila). Si potrà far ricorso – tramite accordi in via di finalizzazione – anche ai medici della Federazione medico sportiva italiana, ai medici competenti dei siti produttivi e della grande distribuzione, oltre che ai medici convenzionati ambulatoriali e ai farmacisti. Proseguirà, se necessario, l’assunzione di medici e infermieri a chiamata, in aggiunta agli oltre 1700 già operativi”.

 

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