La Pista d’oro. L’indimenticabile Andrea De Cesaris  

La sua McLaren, era una lontana parente della monoposto che con Lauda, Prost e Senna ha dominato buona parte degli anni ’80.

Grintoso, determinato e molto veloce. Queste peculiarità hanno permesso al romano Andrea De Cesaris, ha corso sulla Pista d’oro (Km 19 della Tiburtina), di essere protagonista di una lunga carriera in Formula Uno con ben 214 gare disputate, cinque podi ed una pole position. Nel Circus, De Cesaris ha corso per alcuni team blasonati: Brabham, Tyrrell e McLaren, in stagioni non vincenti per le tre scuderie inglesi. La sua McLaren (1981) era una lontana parente della monoposto che con Lauda, Prost e Senna ha dominato buona parte degli anni ’80. Tutto il suo potenziale è emerso nell’esperienza con la Rial, nel 1988. L’italiano riesce a qualificarsi con una vettura modesta, mentre i suoi compagni di team saltano puntualmente il target. Nel 1991, considerato un pilota affidabile e maturo trovo posto nell’esordiente e promettente Team Jordan. Dal GP del Belgio, l’estroso proprietario irlandese colloca al suo fianco nel box un giovanissimo esordiente: Michael Schumacher. Abbandonate le corse il driver italiano si dedica alle sue grandi passioni: windsurf e motocross. Il pilota romano perde la vita, nel 2014,  in un incidente motociclistico sul Grande raccordo anulare all’altezza dello svincolo per la Bufalotta. Qualche anno prima, nel 2006, sempre per via di un violento incidente stradale scompare il mitico Clay Ragazzoni, ex ferrarista e compagno di team di Niki Lauda.

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