Valle dell’Aniene, Roviano – “Tutto il mondo in paese”

L’Amministrazione Comunale organizza in collaborazione con il Consiglio Italiano per i Rifugiati-CIR ONLUS l’evento per la presentazione del libro “Tutto il mondo in Paese”

Culture a confronto

Il prossimo 16 maggio, a Roviano, piccolo comune che affaccia sulla splendida Valle dell’Aniene, l’Amministrazione Comunale organizza in collaborazione con il Consiglio Italiano per i Rifugiati-CIR ONLUS l’evento per la presentazione del libro “Tutto il mondo in Paese”, realizzato con il contributo della Regione Lazio ( DGR Lazio 193/2019).

Il libro nasce dall’idea progettuale di continuare un percorso di confronto e di integrazione con le famiglie di migranti presenti nel territorio e ospiti del progetto SAI, realizzando un ulteriore passo di incontro e di legittimazione dell’appartenenza al luogo dove si vive.

Parlare di migranti è parlare dell’idea di mondo, di umanità, di un’idea che ci vede legati tutti ad uno stesso destino.  In quest’anno, di fronte ad un evento tanto improvviso quanto radicale, si è avvertita la necessità di sviluppare un percorso per non cedere all’incertezza che paralizza e mortifica ogni slancio e per restituire concretezza al principio di integrazione, di coesione sociale e  rinvigorire le relazioni e la rete, che in questi anni si sono create.

In tale prospettiva, consapevoli che le ragioni dell’integrazione e del cambiamento implicano il coinvolgimento sul territorio di tutta la comunità, l’Amministrazione Comunale ha proposto ai rappresentanti delle associazioni locali, quali  il Centro Anziani , la Proloco e l’associazione PAIEL, agli operatori e  ai mediatori culturali del CIR ed agli stessi  ospiti del progetto di accoglienza  di ricreare sul web una piazza virtuale per incontrarsi e approfondire la conoscenza reciproca, seguendo la “metodologia della curiosità” di mettersi in gioco e scambiare, condividere e confrontare le tradizioni e le esperienze di vita.

I proverbi sono stati l’elemento di confronto, si sono individuate quattro aree di riflessione: la famiglia, il cibo e la festa, il lavoro, la natura intesa come ambiente e clima. Lo scambio, nelle serate che  sono seguite,  è stato vivo e ricco: il dialetto rovianese si  è alternato alle lingue del Camerun, della Costa D’Avorio e della Nigeria, nazioni di provenienza degli ospiti del SAI, ma anche allo spagnolo, per la presenza di concittadine di origine argentina, creando una dialettica originale e preziosa, che ha coinvolto sempre di più gli attori dello scambio.

Alla fine arriva il libro. “Il titolo è già un faro sulle diverse esperienze ed anche sui molti principi comuni perché la ricerca e lo studio condotto insieme hanno mostrato che le analogie sono maggiori delle differenza anche a latitudini diverse “. Queste le parole del Vicesindaco Sarah Innocenzi, che ha moderato  gli incontri della virtuale agorà, vivendo in prima persona tutta l’avventura , e che prosegue: “ Il titolo è anche un auspicio per il futuro: Roviano dal 2017 è impegnato nell’ accoglienza dei rifugiati e richiedenti asilo del progetto SAI, prima noto come SPRAR, insieme con l’ente gestore CIR ONLUS.  Oggi questo libro arriva in un momento importante di avvicendamento, in un continuum fra il primo progetto di accoglienza ed il secondo, inaugurato proprio in questi giorni, e che proietta il nostro paese in una dimensione sempre più multietnica e dinamica, in cui l’altro riesce a trovare uno spazio personale, recuperando dignità e serenità grazie al grande cuore della nostra comunità “.

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