La scuola in uno schermo non piace agli studenti

All’indagine del CNR, ha aderito anche il Comune di Castel Madama

Studenti e insegnanti di ogni ordine e grado di scuola, sono stati “gettati” senza essere preparati a farlo, in uno scenario completamente nuovo, caratterizzato da  nuovi strumenti, nuove regole, nuovi tempi e nuove procedure. L’adattamento a questo nuovo tipo di scuola non è stato certamente facile soprattutto per quelli più piccoli. Infatti, è ormai certo che gli alunni non hanno gradito la DAD (didattica a distanza) e la notizia è confermata da un recente sondaggio, che non lascia spazio alle interpretazioni. Il 37,4% dei bambini si è annoiato: i maschi hanno provato più emozioni positive (serenità, fiducia, felicità) rispetto alle bimbe (56,8% contro 40,5%). Al 90,8% mancavano gli amici e al 57,3% il resto della famiglia. Alle bambine è pesato di più non uscire di casa rispetto ai maschi (54,8% contro 41,1%). L’indagine è stata condotta dell’Istituto di scienze e tecnologie della cognizione del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Istc) nel periodo aprile e maggio 2020, tra 12 Comuni e Municipi appartenenti alla rete italiana del progetto “La città dei bambini”, che risultavano avere un Consiglio dei bambini o dei ragazzi attivo. Hanno aderito alla ricerca i sindaci di Carpi (MO), Castel Madama (RM), Fano (PU), Latina (LT), Lenola (LT), Malnate (VA), Comune di Milano – Municipio 1 (MI), Novi di Modena (MO), Piombino (LI), Rescaldina (MI), Roma – Municipio VIII (RM), San Giorgio a Cremano (NA).

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