Le mura eterne di Tivoli

Queste antichissime mura sono state rafforzate da una parete spessa un metro e gli storici hanno anche riscontrato un consolidamento risalente al Medioevo

In tempi molto lontani, la sicurezza della città, dipendeva quasi esclusivamente dalle mura che la circondavano. Più erano solide e più i residenti riuscivano a difendersi dagli attacchi esterni, che inevitabilmente prendevano di mira la “barriera”. Nell’area della Cartiera Parmegiani (ex Amicucci) in uno stretto passaggio fra lo stabilimento ed i resti dell’antico monastero di Santa Caterina, oggi, è possibile notare il perimetro dell’antica cinta urbana. Già durante i primi studi, nella zona in questione, gli esperti hanno notato i resti della cerchia urbana arcaica eseguita in blocchi di travertino poroso. Nella zona del monastero le mura sono costituire di blocchi di testina disposti di testa e taglio a filari alterni. Queste antichissime mura sono state rafforzate da una parete spessa un metro e gli storici hanno anche riscontrato un consolidamento risalente al Medioevo. E’ evidente la cura riservata, nel corso dei secoli, alla sicurezza della città costretta a proteggersi. Gli interventi adatti per offrire una maggiore solidità erano sempre condotti con molto scrupolo e rammentiamo che la “sicurezza” non mancava neppure in una delle location più note di Tivoli: Villa d’Este, con la sua torre di guardia.

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