Valle dell’Aniene, dimezzata la raccolta del tartufo

Messa a rischio dai cinghiali e siccità

A lanciare l’allarme i raccoglitori e i sindaci

Produzioni di tartufo dimezzati tra i Monti Lepini e la Valle dell’Aniene. Il proliferare dei cinghiali e le piogge scarse mettono a repentaglio le tartufaie. A lanciare l’appello sono stati i tartufai in questa stagione in piena raccolta dello ”scorzone”, il tartufo estivo il cui prezzo supera i cento euro al chilogrammo.

Mentre nella Valle dell’Aniene si pensa a una petizione per contenere il cinghiale, da Carpineto Romano, i Monti Lepini, il sindaco Stefano Cacciotti ha chiesto alla Regione di ”ascoltare il grido di dolore del territorio”.

”Siamo in emergenza cinghiali”, ha detto, ”Spero che la Regione Lazio ascolti l’appello di cittadini e dei coltivatori e attivi con urgenza gli strumenti necessari per la riduzione e il contenimento dei cinghiali e di accelerare l’iter di approvazione della legge regionale ancora oggi in discussione nelle Commissioni”.

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I cinghiali non disdegnano neanche il tartufo nero pregiato e il bianco. D’inverno quest’ultimo, tipico tra la Valle dell’Aniene e la Valle del Giovenzano, nella zona di Subiaco, viene venduto anche a 2-3 mila euro al chilo.

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