Non autorizzate le manifestazioni contro il Green pass

Folli paragoni con il passato

Il movimento non si ferma

Le manifestazioni anti Green pass di sabato scorso non erano autorizzate. Lo ha dichiarato la ministra Luciana Lamorgese che ha anche condannato le modalità con cui si sono svolte.

La linea è chiara: per chi viola il divieto di assembramento e si accalca senza indossare la mascherina, dovranno scattare multe e sanzioni come previsto dalle norme in vigore.

Sono state migliaia le persone che hanno riempito le piazze di mezza Italia, convocate via Telegram e rilanciate poi su altri social, al grido di libertà.

Nessuna dittatura sanitaria, ha replicato la Lamorgese, che ora promette di attenzionare tutte le manifestazioni di questo genere.

Parole di condanna sono arrivate dalla senatrice a vita Liliana Segre che ha definito follia paragonare la persecuzione ebraica alle attuali disposizioni sui vaccini.

Le proteste non hanno risparmiato il commissario Figliuolo che aveva rivolto un appello alle famiglie per fare vaccinare gli adolescenti.

Il movimento di protesta contro vaccini e green pass non intende fermarsi. Domani il comitato Libera Scelta ha dato appuntamento a Roma e, sulla pagina social che raduna diverse associazioni non vax, c’è l’annuncio di dare battaglia ogni sabato nelle stesse 80 piazze italiane.

Ma le forze dell’ordine confidano che con l’arrivo di agosto e soprattutto con la linea ferma del governo, alla fine decideranno di desistere.

 

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