Draghi: “Fare quello che si deve, anche se impopolare”

Lo Stato a sostegno di cittadini e imprese nella transizione ecologica

Gli impegni del G20

Un appello al senso di responsabilità e alla necessità di agire: questo il filo conduttore del ragionamento del premier Draghi citando Beniamino Andreatta, l’ex ministro al quale ieri è stata intitolata l’Aula Magna della Bologna Business School.

“Le cose vanno fatte perché si devono fare, non per avere un risultato immediato” anche quando sono impopolari, ha sottolineato aggiungendo che lo Stato deve aiutare i cittadini e le imprese nei costi della transizione ecologica, un’opportunità storica da attuare con tempi ambiziosi ma compatibili con la nostra economia.

Nel suo intervento poi al Forum dedicato al dialogo e alla pace fra diverse culture e religioni, Draghi ha ricordato gli obiettivi del G20: affrontare la pandemia, contrastare il cambiamento climatico, perseguire una ripresa globale. Poi uno sguardo all’Afghanistan, in particolare alle donne e a chi è stato costretto a fuggire: “È sull’accoglienza e non solo sull’economia che si misura la maturità dell’Unione”, ha detto il premier.

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Sulla pandemia il presidente del Consiglio ha sottolineato l’importanza di una condivisione globale dei vaccini a garanzia dei Paesi più poveri.

Nella giornata di ieri c’è stato spazio anche per un intervento, con un videomessaggio, al Forum economico Italo-tedesco. Per Draghi Italia e Germania possono avere un ruolo da protagoniste nel completamento dell’integrazione europea.

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