Protocolli di contagio: le scuole in ordine sparso

Sistema a "bolle" proposto dalla Pisana

Quarantena

Ogni Regione segue un proprio protocollo di contagio e le scuole vanno in ordine sparso. Ci sono così istituti che mettono in quarantena l’intera classe applicando per tutti la Dad e altri che invece preferiscono isolare soltanto l’alunno o il docente positivo, continuando le lezioni in presenza.

Il risultato, a pochi giorni dall’avvio dell’anno scolastico, sembra essere il caos che non fa che alimentare le disparità territoriali.

Si pone a questo punto l’esigenza di regole uniche e protocolli omogenei per tutto il Paese.

Le linee guida dell’Istituto Superiore di Sanità parlano chiaro: isolamento dei vaccinati per 7 giorni che diventano 10 per chi il vaccino non lo ha ancora fatto. L’obiettivo è quello di restare in presenza, per questo si sta valutando anche una nuova riflessione sulla riduzione della quarantena.

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Dal Lazio arriva una proposta: allargare alle scuole il modello previsto per i contagi in aereo con la creazione di “bolle” di isolamento che coinvolgano solo ai compagni più vicini al positivo.

Idea subito bocciata da docenti, presidi e medici: il rischio Covid a scuola non va sottovalutato, affermano, ed il sistema proposto dall’assessore D’Amato risulterebbe completamente inutile se non accompagnato da screening e tracciamento.

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