GUIDONIA – Rom in azione, ruba l’escavatore e manda la vittima all’ospedale

Rapina rocambolesca al noleggio “Rimac”: il ladro porta via il macchinario sul furgone dell’acquirente che tenta inutilmente di fermarlo. Mezzi rintracciati dai carabinieri al campo nomadi grazie al satellitare

Il copione è stato da manuale del crimine. E’ arrivato a bordo di un furgone “sgraffignato”. Si è appostato. Ha atteso che l’escavatore fosse caricato sul camion del cliente e al momento giusto si è messo alla guida dileguandosi coi due mezzi rubati.

E’ la rocambolesca rapina messa a segno mercoledì 23 febbraio ai danni della “Rimac Srl”, l’azienda specializzata nel noleggio di macchinari per movimento terra con sede in via Lago dei Tartari 41, nell’area industriale del Bivio di Guidonia. L’autore è un 30enne rom che ha spedito all’ospedale un 46enne imprenditore edile italiano di Campolimpido rimasto ferito nel tentativo di sventare il colpo. Sul caso indagano i carabinieri, da due settimane a questa parte subissati di denunce di furti e rapine da parte di commercianti e imprenditori di Guidonia Montecelio svaligiati nel cuore della notte.

L’assalto ai danni della “Rimac” è avvenuto invece in pieno giorno. Erano circa le 17, quando il 46enne di Campolimpido si è recato in via Lago dei Tartari per noleggiare un escavatore al volante del suo Ducato 35 quintali senza cassone. Una volta caricato il mezzo, l’imprenditore si è avviato verso il cancello d’uscita, è sceso dal furgone ed è entrato in ufficio per firmare la bolla d’accompagno. Ma aveva lasciato le chiavi inserite.

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In quel momento è entrato in azione il ladro, ripreso dalle telecamere di video-sorveglianza dell’azienda e notato dall’impiegato che nel frattempo ultimava la procedura col cliente. Col volto travisato da uno scalda-collo tirato su fino al naso e un cappellino da baseball con la visiera, il malvivente è saltato a bordo del Ducato e ha ingranato la prima.

A quel punto l’imprenditore è uscito dall’ufficio, ha aperto lo sportello del furgone in movimento convinto di poter saltare in cabina e bloccare il ladro. E’ bastata una manovra brusca per disarcionare il 46enne che è rovinato sull’asfalto di via Lago dei Tartari, riportando varie contusioni agli arti superiori e inferiori e al bacino.

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Accompagnato in pronto soccorso a Tivoli, l’imprenditore è stato medicato e dimesso con una prognosi di 7 giorni.

Nel giro di mezz’ora i carabinieri, grazie all’antifurto satellitare installato sull’escavatore, hanno rintracciato il Ducato col mezzo a borso all’interno del campo nomadi di via dei Bagni Vecchi: il furgone era danneggiato nella parte anteriore, in quanto il ladro ha abbattuto un cancello per raggiungere l’accampamento attraverso una strada di campagna.

Dalle telecamere di video-sorveglianza i carabinieri hanno accertato che prima della rapina il ladro è transitato più volte davanti alla “Rimac” al volante di un furgone rinvenuto a pochi metri dalla sede dell’azienda: si trattava di un mezzo di proprietà di un noto spedizioniere della zona rapinato con lo stesso stratagemma ad un corriere pochi giorni prima.

Sembra che nei giorni precedenti altre aziende del Lazio specializzate nel noleggio di mezzi per movimento terra siano state prese di mira con la stessa tecnica.

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