GUIDONIA – Sport, cacciate le associazioni dalla palestra e dal campo

La “Asd La Botte” e la “Pro La Botte” entro il 4 aprile devono riconsegnare le chiavi. Il Comune non ha mai stipulato un contratto e contesta una morosità di 20 mila euro

Attività sportive a rischio per bambini e ragazzi de La Botte, quartiere periferico di Guidonia Montecelio. Ieri, giovedì 24 marzo, l’amministrazione comunale ha notificato l’ordine di rilascio della palestra scolastica comunale e del centro sportivo polivalente “Francesco Fantozzi” rispettivamente alla associazione “Asd La Botte” di Alvaro Crocchiante e alla “Pro La Botte” di Andrea Grimaldi.

Il dirigente allo Sport Carola Pasquali ha fissato per entrambi un appuntamento davanti agli impianti sportivi di via Colle Mitriano alle ore 10 del prossimo lunedì 4 aprile per la riconsegna delle chiavi. Il dirigente invita i presidenti a versare entro la stessa data la somma di 20 mila euro che non risulta versata dalle associazioni nelle casse comunali per l’utilizzo delle utenze, un pagamento non previsto nel bando di gara.

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L’ex amministrazione Rubeis-Di Palma consegnò le chiavi alle associazioni “Asd La Botte” e “Pro La Botte” il 28 settembre 2015. Tre giorni prima le associazioni si erano aggiudicate l’assegnazione vincendo il bando stilato dall’allora dirigente Gerardo Argentino che prevedeva una gestione di tre anni rinnovabili per altri tre.

Di fatto la convenzione non fu mai stipulata, tuttavia oggi il dirigente Pasquali considera la gestione scaduta il 28 settembre 2021.

Sette anni fa ad aggiudicarsi il bando era stata la “Asd La Botte” di Alvaro Crocchiante con un’offerta considerata la più economicamente vantaggiosa: 10 mila euro all’anno – ovvero 833 euro al mese – per gestire e manutenere palestra, campo di erba sintetica destinato al gioco del calcio, alla pallavolo e al tennis con spogliatoi, bagni e sala ricreativa, un campo di bocce e bar annesso.

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Naturalmente escluse le spese di gas, acqua e luce, rimaste tutte a carico dell’Ente.

In quell’offerta Crocchiante chiarì che lui si sarebbe occupato della palestra, mentre a gestire il centro polivalente costato mezzo milione di euro sarebbe stata la “Pro La Botte” di Andrea Grimaldi.

Così, dopo la consegna, soltanto il 27 gennaio 2017 con la determina numero 19 l’allora dirigente alla Cultura Corrado Cardoni rettificò l’atto del suo predecessore assegnando gli impianti a entrambe le associazioni. Così la “Pro La Botte” affittava il campo d’erba e subaffittava il bar, mentre la “Asd La Botte” teneva lezioni di taek wondo e di ginnastica.

Dal 4 aprile potrebbe essere tutto finito.

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