Terzo degli eletti con 1360 preferenze personali, Valerio Novelli è stato riconfermato Consigliere regionale del Lazio del Movimento 5 Stelle.
Ex direttore commerciale della web agency “Bt Studio”, 50 anni, di Fonte Nuova, Novelli è stato consigliere comunale di Fonte Nuova dal 2014 al 2016, mentre nella legislatura appena conclusa (2018-2023) in Regione Lazio è stato Presidente della VIII Commissione Agricoltura e Ambiente, Vice Presidente della III Commissione Vigilanza sul Pluralismo dell’informazione e Membro della VI Commissione Lavori Pubbici, Infrastrutture, Mobilità e Trasporti, della XI Commissione Sviluppo economico ed Attività produttive e della XIII Trasparenza e Pubblicità.
Valerio Novelli, si aspettava di essere confermato Consigliere regionale?
Come lo spiega?
Credo che chi mi ha votato ed ha creduto in me abbia premiato il lavoro portato avanti in questi anni in Regione Lazio. Da Presidente della Commissione Agricoltura e Ambiente ho lavorato molto nell’ottica dello sviluppo sostenibile del comparto agricolo.
Penso alla diversificazione ed alla semplificazione in agricoltura o ancora alle leggi sui biodistretti, birra e sul sostegno al settore apistico, con quest’ultima in particolare che mi vede come primo firmatario.
Questi sono alcuni esempi e credo che, soprattutto chi lavora nel settore agricolo, abbia avuto modo di apprezzare e stimare quanto prodotto in questi anni.
Quale contributo da consigliere regionale intende dare al territorio del Nordest romano e alla città di Fonte Nuova? Quali sono le priorità?
La priorità, soprattutto nella prima fase della nuova legislatura, sarà monitorare i cantieri legati alle opere infrastrutturali in vista della Ryder Cup 2023. In questi anni ho sollecitato a più riprese la Commissione Trasporti ed Infrastrutture della Regione Lazio affinchè si riunisse ed ascoltasse i territori con l’obiettivo di far partire quanto prima i lavori legati alla viabilità, pensiamo alla Palombarese, alla Nomentana o a Via di Marco Simone, interessata dal traffico veicolare in vista dell’evento.
Si tratta di opere necessarie che rimarranno ovviamente una volta finito il grande evento sportivo e che ridurranno sensibilmente il traffico pendolare avendo un risvolto anche nella qualità della vita dei cittadini di tutto il nord-est romano. Devo dire con piacere che la presidenza della commissione mi ha dato ascoltato e ci siamo riuniti ufficialmente cinque volte, in seguito a questo è partito il tavolo tecnico che vede la Regione Lazio come ente attuatore dei progetti e c’è stato anche uno stanziamento di 75 milioni di euro.
Anche l’allora Governo Conte, inoltre, ha fatto la sua parte stanziando altri 50 milioni di euro. In questa legislatura, inoltre, è stato approvato il Piano d’Assetto del Parco della Marcigliana che deve essere applicato, in particolar modo nella fruibilità del Parco stesso ai cittadini.
Non dobbiamo dimenticare, tuttavia, che il 75% del Parco è di proprietà privata e dedito alle coltivazioni delle tante imprese agricole che vi operano, quindi, è necessario il giusto connubio tra il rispetto del lavoro e della proprietà altrui e la fruizione di una riserva regionale naturale protetta. Infine vanno intercettati e portati a Fonte Nuova, come su tutto il nord-est romano, i fondi del Pnrr che ricordo ha ottenuto sempre l’ex Premier Giuseppe Conte.
C’è da sottolineare, inoltre, che molti piccoli comuni e non solo hanno difficoltà strutturali negli uffici tecnici che sviluppano i progetti finanziati dal Pnrr e più in generale dall’Unione Europea. La mia sfida in questa nuova legislatura sarà quella di mettere la Regione Lazio a supporto dei comuni nella fase progettuale, ponendoli di fatto in condizioni di far atterrare questi fondi che cambieranno e miglioreranno radicalmente la vita di tutti i cittadini.
Rifiuti. L’impianto di trattamento meccanico biologico di Guidonia Montecelio è aperto: quale sarà la sua azione nei confronti del Tmb?
Per essere precisi l’impianto attualmente è in fase di collaudo e, quindi, qualora superasse questo step, potrebbe essere effettivamente aperto e funzionale. Oltre al monitoraggio su questa fase, l’obiettivo rimane e rimarrà sempre impedire l’effettiva apertura dell’impianto.
Non è una posizione ideologica o contraria a prescindere, ma dettata dal fatto che stiamo parlando di un impianto assolutamente obsoleto in un territorio limitrofo al Parco naturalistico ed archeologico dell’Inviolata che, non fatico a dirlo, è stato per troppo tempo stuprato ambientalmente.
Sono consapevole che la Regione Lazio ha un’effettiva carenza per quanto concerne l’impiantistica sul trattamento dei rifiuti, tuttavia la soluzione non è quella di trasformare i rifiuti per bruciarli negli inceneritori o nei cementifici, ma penso che sia quella di costruire impianti più piccoli e più diffusi ad impatto ambientale zero che recuperino la materia prima seconda in un’ottica di vera economia circolare.
Cave. La legge sul rinnovo delle proroghe delle concessioni per l’escavazione rappresenta una svolta per le aziende del settore travertino. Qual è la sua posizione?
Il settore estrattivo rappresenta un asset strategico dell’economia regionale, oltre al fatto che dà lavoro a tantissimi cittadini di Guidonia Montecelio e non solo. Bisogna capire, però, che non si può estrarre all’infinito senza procedere al corretto ripristino dei luoghi.
In tal senso in questa legislatura proposi emendamenti al collegato di bilancio per la modifica della legge vigente, al fine di avere il giusto connubio tra l’attività produttiva e la tutela ambientale. Penso, per esempio, alla lavorazione in loco del travertino stesso con la presenza di laboratori di trasformazione all’interno delle aziende estrattive.
Questo consentirebbe di vendere un prodotto finito e di qualità, mantenendo gli standard occupazionali e dando nuova linfa economica alle attività produttive.
Car. L’ampliamento del Centro Agroalimentare Romano di Setteville di Guidonia deliberato dalla Regione quali vantaggi porterà all’area tiburtina?
Mi sono confrontato spesso con l’ex Sindaco di Guidonia Montecelio Michel Barbet rispetto a questo progetto e devo dire che rientra assolutamente nell’ottica dello sviluppo sostenibile dell’area. In questa situazione il Comune di Guidonia Montecelio, la Città Metropolitana di Roma e la Regione Lazio, oltre anche allo stesso Centro Agroalimentare Roma, hanno lavorato in sinergia per arrivare ad un progetto moderno e che guarda alla transizione ecologica.
In Regione lei ha fatto parte della maggioranza Zingaretti fino a pochi giorni fa. Ha condiviso l’idea di andare separati alle elezioni? Perché?
In questi anni sia in opposizione che in maggioranza c’è stata un’ottima sinergia con i colleghi del Partito Democratico e delle liste che sostenevano l’ex Presidente Nicola Zingaretti.
Per questo motivo è ancora più inspiegabile l’inversione di marcia del Partito Democratico che, di fronte a proposte specifiche che guardavano proprio ai temi con cui abbiamo lavorato insieme, ha deciso di chiudere la porta al dialogo, sostenendo il candidato Presidente indicato da Calenda e Renzi.
Credo che ormai non ci sia più spazio per il campo largo, invece bisogna lavorare nell’ottica di un campo progressista ed ambientalista. E’ questa la strada tracciata dal Movimento 5 Stelle e chi condivide realmente i nostri valori è il benvenuto.
Pensa che con Pd e M5S uniti l’esito finale sarebbe stato diverso?
Come dice un famoso proverbio la storia non si fa con i se e con i ma. Probabilmente saremmo stati più competitivi, ma per noi vengono prima i temi delle alleanze.
Visto che non c’è stata convergenza sui temi, non si poteva stare insieme soltanto per essere contro la destra, bisognava farlo se si voleva costruire o continuare a lavorare su un progetto serio di governo della Regione Lazio.
Che opposizione farà?
Sarà un’opposizione costruttiva dove porterò in aula le idee e le proposte su cui sto lavorando ed ho iniziato a lavorare nella legislatura appena conclusa. Penso, ad esempio, al Piano Agricolo Regionale o alla Banca della Terra.
Lavorerò da un lato in maniera costruttiva e dall’altro in modo vigile e senza sconti, valutando i provvedimenti che la maggioranza porterà in aula.
Fonte Nuova avrà un consigliere regionale di maggioranza: Micol Grasselli. Avrà uno spirito collaborativo con la rappresentante di Fratelli d’Italia?
Nella legislatura appena conclusa ho collaborato con tutti i colleghi, compresi quelli provenienti da Fratelli d’Italia o dalla destra in generale, quindi, proseguirò in questo senso.
Ho già nel cassetto una proposta di legge che presenterò quando partiranno i lavori della nuova legislatura e che prevede l’unione delle frazioni di Colleverde, Colleverde II, Poggio Fiorito e Parco Azzuro al Comune di Fonte Nuova.
Si tratta di territori troppo lontani da Guidonia Montecelio e troppo vicini a Fonte Nuova, questa legge consentirà ai cittadini di queste frazioni una maggiore fruizione dei servizi pubblici e privati, aumentando oggettivamente la qualità della vita.
Al contempo Fonte Nuova crescerebbe demograficamente e, soprattutto, diventerebbe più attrattiva verso i finanziamenti regionali, nazionali ed europei migliorando la vita dei cittadini vecchi e nuovi, aumentando i servizi pubblici e privati su tutto il territorio comunale.
Mi auguro che la collega Grasselli condivida questa proposta, la sottoscriva e se ne faccia promotrice verso la maggioranza. A mio giudizio sarebbe un buon inizio di collaborazione. Detto questo sono pronto ad ascoltare anche le sue idee che mi auguro vorrà condividere, superando le divisioni politiche e lavorando per il bene del territorio.
Quali punti chiederà di portare avanti per il territorio?
Una vicenda di sicuro interesse e che andrà seguita è la conclusione del passaggio di Madonna delle Rose alla Regione Lazio, scongiurando di fatto la speculazione edilizia e destinando il complesso a polo sanitario e di ricerca universitaria, ponendo così fine alla diatriba tra i Comuni di Mentana, Fonte Nuova e l’Università La Sapienza che rischiava di mandare in dissesto finanziario i due comuni.
Sarà necessario portare a termine i nuovi hub sanitari di Monterotondo e Guidonia Montecelio, così come il progetto dell’ospedale tiburtino. Penso anche al raddoppio ed all’ammodernamento dei mezzi sulla linea ferroviaria regionale Roma-Viterbo che interessa i comuni dell’asse Flaminia-Tiberina.
Consigliere Novelli, a giudicare dai risultati delle elezioni comunali del 2022 e le regionali 2023, i cittadini sembrano premiare comunque la politica fontenovese con il patto civico al governo.
Qual è il suo giudizio sull’operato dell’amministrazione comunale del sindaco Piero Presutti e sull’insieme dei partiti e delle liste civiche al governo?
Ho già dichiarato in altre occasioni e non fatico a ripetere che sono seriamente preoccupato dall’emergenza democratica che Fonte Nuova sta vivendo. Faccio uno dei tanti esempi pratici, in quasi tutti i comuni la prassi vuole che il Vicepresidente del Consiglio Comunale, come ruolo di garanzia democratica, sia ad appannaggio delle opposizioni, a Fonte Nuova persino questo ruolo è stato negato alle forze di minoranza.
Abbiamo di fronte una maggioranza che ha al suo interno tutto ed il contrario di tutto. C’è la destra di Fratelli d’Italia, l’estrema destra mascherata da liste civiche, il Partito Democratico mascherato da liste civiche e la finta opposizione di Rinascita di Fonte Nuova che esplicitamente ha sostenuto in campagna elettorale per le recenti regionali la candidata di Fratelli d’Italia.
Da un lato, quindi, c’è questa accozzaglia che sta già scricchiolando e dall’altro c’è il Movimento 5 Stelle che è da sempre una forza coerente nei valori progressisti ed ambientalisti e che la nostra Consigliera Comunale Emanuela Muccigrosso sta portando avanti egregiamente. Credo che questo si stia iniziando a capire ed a percepire e stiamo diventando una forza politica sempre più attrattiva verso chi non si riconosce in questo sistema di potere.
Negli ultimi anni abbiamo visto alcuni partiti, come il M5S, perdere consensi rapidamente: crede che il suo partito riesca in futuro a riconquistare la fiducia degli elettori? E come?
Quello che è sempre mancato al Movimento 5 Stelle è stato un vero radicamento sul territorio.
Siamo giovani e siamo nati come una forza politica di opinione e di rottura verso il vecchio sistema della politica, mettendo anche al centro tematiche importanti che prima venivano trascurate come il sostegno alla povertà, l’ambiente ed i diritti.
Tutto questo ci ha premiato o comunque consolidato a livello nazionale, pagando però in termini di consenso nelle elezioni amministrative e regionali.
Ora, però, la nuova organizzazione del Presidente Conte con i coordinatori territoriali darà quella svolta che da troppo tempo manca sui territori.
E’ un percorso lungo e difficile ma credo che alla fine pagherà e ci consentirà di essere maggiormente competitivi anche nelle elezioni amministrative e sui territori.