TIVOLI - Botte alla nonna invalida, assolto: è un paziente psichiatrico

Dramma in famiglia: 20enne italiano scagionato dalle accuse di maltrattamenti e lesioni

Un ragazzo affetto da patologia psichiatrica aggredisce e picchia la nonna invalida che lo ha cresciuto: un dramma familiare finito nelle aule di giustizia.

Per questo ieri, lunedì 13 maggio, il Tribunale di Tivoli ha dichiarato un imputabile un 20enne italiano dalle accuse di maltrattamenti e lesioni in quanto incapace di intendere e di volere al momento dei fatti.

Il Collegio presieduto da Nicola Di Grazia – a latere i giudici Camillo Amedoro e Giovanni Petroni – ha condiviso la richiesta di assoluzione formulata dalla stessa Procura di Tivoli, disponendo la revoca al ragazzo del divieto di avvicinamento alla nonna ma applicando nei suoi confronti la misura cautelare della libertà vigilata per almeno un anno.

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Secondo la ricostruzione dei magistrati, il dramma familiare si è consumato a Cave, paese a 30 chilometri da Tivoli dove nonna e nipote vivono insieme.

Due gli episodi contestati.

Il primo di maltrattamenti il 19 maggio 2022, quando il giovane all’epoca 18enne si sarebbe avventato sulla nonna 59enne: prima le offese e le ingiurie, poi schiaffi, pugni e le minacce di morte brandendo un coltello.

Il secondo episodio di lesioni sarebbe avvenuto il 9 gennaio 2023, quando il ragazzo avrebbe bloccato la nonna invalida tra la porta e il muro procurandole contusioni alla spalla e al polso giudicate guaribili in 5 giorni.

A quel punto la donna disperata si rivolse ai carabinieri e al ragazzo fu applicato il divieto di avvicinarsi alla 59enne.

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Nell’udienza di ieri i giudici hanno preso atto che il 20enne si è ricoverato volontariamente presso una Struttura Residenziale Terapeutico – Riabilitativa per pazienti psichiatrici dove essere curato e recuperato.

Le motivazioni della sentenza saranno depositate tra 30 giorni.

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