TIVOLI – Nel Parco della Villa Gregoriana magia di luci

Percorsi in notturna, l'inaugurazione venerdì 23 giugno

Una magica cascata di luci, sapientemente installate tra lecci e arbusti, tra grotte abitate dagli antichi fauni e lo scintillio di acque specchio di muse agresti, illuminerà le notti della Villa Gregoriana portando l’attonito visitatore a ripercorrere il gusto e la vita dell’antico periodo domizianeo.

Dal 23 giugno al 30 luglio le notti del Parco, sorto intorno agli immensi ruderi della Villa di Manlio Vopisco, monumento di eccezionale valore storico-antiquario che precede e influenza la costruzione della celebre Villa Adriana, brilleranno di centinaia di piccole luci disseminate negli “Inferi di Tivoli”, creando una suggestiva passeggiata lungo un sorprendente percorso dal magico sapore.

La villa di Manlio Vopisco fu ben conosciuta nei secoli, soprattutto attraverso la descrizione che ne dà il poeta latino Stazio nel primo libro delle Silvae (92 dopo Cristo), la cui tradizione manoscritta è legata ai nomi dei celebri umanisti Poggio Bracciolini e Angelo Poliziano. Dopo circa un decennio dalla descrizione staziana una spaventosa alluvione coinvolse la famosa villa i cui ruderi sono inglobati nel Parco della Villa Gregoriana tra gli “horrida” creatisi nel periodo dei terremoti che sconvolsero la Valle dell’Aniene (secc. V-VII).

LEGGI ANCHE  Dalla valigia spuntano i quadri rubati in Spagna, presi i ricettatori peruviani

Tra caverne calcaree e cascate, ci si imbatte nei resti di una serie di vani aperti, che, rispettando ove possibile la parete rocciosa, dovevano rendere l’idea di cavità naturali, e si scorgono ancora delle anfore affogate orizzontalmente nel muro con la sola imboccatura emergente dalla parete.

Il bosco sacro

All’interno, durante le esplorazioni, è stato rintracciato inoltre, un acquedotto ed è anche documentata la presenza di un pescile dove venivano allevati i pesci per i banchetti del padrone. Qui si estendeva il bosco sacro di Tiburno, la grotta della Sibilla e i templi romani celebrati e ammirati in tutto il mondo.

Durante il periodo dei viaggiatori del grand Tour si creò il mito romantico di questo sito naturalistico che origina oggi lo scenografico progetto “Esperienza di Luci” ideato dal FAI, insieme con Lpg Led e realizzato nell’ottocentesco giardino meta di una costante affluenza turistica qualificata, nell’attento rispetto del territorio grazie all’utilizzo di luci a LED che riducono al minimo l’impatto ambientale.

LEGGI ANCHE  TIVOLI - Elezioni, la Democrazia Cristiana: "Centrodestra unito per Marco Innocenzi Sindaco"

Il percorso, tutto in notturna, farà rivivere al visitatore antichi miti, ma anche episodi storici del glorioso passato tiburtino, tra grotte e cascate e seguendo un percorso naturalistico unico al mondo.

L’evento è realizzato in collaborazione col FAI, col Patrocinio della Regione Lazio e del Comune di Tivoli.
Apertura 23 giugno giorno alle 20:30 con un fantasmagorico show di luci.

Sono previsti accrediti gratuiti dedicati alla stampa e alle istituzioni le quali potranno visitare in anteprima la Villa.
Si possono acquistare i biglietti sul sito dell’evento tramite la piattaforma ufficiale FAI. (Giovanni Sanfilippo)

Condividi l'articolo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.