PALOMBARA – Alla Casa della salute incontri dedicati ai disturbi alimentari

L’ASL interviene a sostegno di chi ha un cattivo rapporto con l’alimentazione

Un laboratorio di educazione alimentare rivolto a chiunque senta di averne bisogno. Un percorso di gruppo che offre alle persone di ogni età la possibilità di regolarizzare gli eccessi (positivi e negativi) legati al cibo.

Il laboratorio di PsicoeducAzione nutrizionale è un percorso di gruppo basato sul modello della psicoeducazione sistemica e della peer education, mirato alla ridefinizione del proprio comportamento alimentare in vista della scelta di un rapporto sintonico con il cibo e non influenzato negativamente dalla sfera emotiva.

La UOSD DCA della Asl Roma 5 tratta i Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione (DNA) secondo il modello di intervento ambulatoriale multidisciplinare integrato, come indicato dalle Linee Guida Internazionali e dal Ministero della Salute.

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A chi è rivolto

I Disturbi Alimentari, pur avendo l’esordio prevalentemente in età evolutiva, possono presentarsi lungo tutto l’arco di vita. Pertanto, i percorsi di diagnosi e cura devono essere differenziati secondo l’età del paziente, la fase evolutiva e il livello di gravità della patologia.

Gli incontri, che si terranno in gruppo, avverranno con cadenza quindicinale (la seconda e quarta domenica del mese) nel lasso di tempo di 4 mesi, per un totale di 8 sessioni. Il limite massimo di partecipanti è di 10. Il limite minimo d’età è di 16 anni.

Il trattamento ambulatoriale multidisciplinare integrato presso il nostro servizio si articola su tre livelli di intensità (alta-media-bassa) a seconda della tipologia e della gravità del disturbo alimentare, sulla base di un progetto terapeutico individuale personalizzato.

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Gli obiettivi del percorso

I partecipanti saranno aiutati a ristrutturare il proprio stile alimentare, a ridurre l’emotional eating e i comportamenti alimentari disfunzionali.

La scelta metodologica si basa sulla dimostrata efficacia del lavoro partecipato in un gruppo di “pari” (peer support) quale spazio di osservazione, espressione, discussione, comprensione e ridefinizione della propria strategia di gestione del cibo.

(Crediti immagini di copertina: villavaleria.org)

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