FONTE NUOVA – Palestre comunali, niente impianti per la Pallatamburello

Lettera aperta degli atleti della Serie A all'amministrazione Presutti: "Perché ci prendete in giro?"

Dalla ASD Roma Tamburello MMXX, squadra di Serie A di Fonte Nuova, riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Piero Presutti:

“La ASD Roma Tamburello MMXX vuole esprimere il suo disagio e malcontento dovuto ad una situazione aberrante ormai impossibile da gestire per quanto riguarda la possibilità di fare attività sportiva nel territorio di Fonte Nuova.

Ad oggi, 22 ottobre 2023, siamo impossibilitati a fare sport perché non abbiamo alcuna ora concessa in impianti/palestre comunali, che ci spetterebbero di diritto. Pur avendo partecipando a un bando comunale, pur avendo sempre rispettato le tariffe comunali e le autorizzazioni concesse, ci troviamo a non essere rispettati dall’amministrazione comunale, che non riesce a comprendere la gravità della situazione e anzi ci prende in giro.

Vige un completo monopolio sportivo, dove la pallavolo, il calcio e il basket sono gli unici sport praticabili a Fonte Nuova, e piuttosto di applicare un principio di equità che rispetti ogni realtà sportiva, meglio dare gli unici spazi disponibili a pochi eletti, così da tagliare le gambe a diverse società. Non si rispettano nemmeno le società di Fonte Nuova, permettendo addirittura di dare spazi a realtà extra comunali, siccome abbiamo tutto questo spazio da concedere!

Dopo un bando triennale per la concessione delle tre palestre scolastiche, c’è solo una palestra disponibile! Siamo arrivati terzi nel bando e non abbiamo nemmeno il diritto di un’ora di attività sportiva, per portare avanti un settore giovanile che partecipa al Trofeo Coni, l’unica rappresentanza del Comune di Fonte Nuova alla più importante manifestazione giovanile, e che quest’anno parteciperà ai Campionati Nazionali Giovanili Indoor, sempre se ci venga permesso di allenarci!

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Senza considerare gli anni di attività con le nostre Serie A, che hanno portato ragazzi e ragazze di Fonte Nuova e dintorni nei migliori palazzetti d’Italia e addirittura alla Coppa Europa Indoor in Francia, massima competizione per club.

Siamo l’unica realtà di Fonte Nuova ad aver partecipato in questi anni a campionati nazionali e internazionali, con atleti convocati in Nazionale e tecnici federali di alto livello. La nostra visibilità ci ha permesso anche di tesserare alcuni tra i migliori giocatori e giocatrici di tamburello e una nostra atleta è duplice campionessa mondiale indoor.

L’unico spazio concessoci da settembre a questa parte è il campetto esterno della scuola media Aldo Moro, spazio inutilizzato, abbandonato, lasciato al degrado più totale, privo di servizi igienici, con l’impianto di illuminazione non funzionante, con reti divelte, calcinacci e rifiuti abbandonati. Abbiamo anche dovuto pagare per avere uno spazio vergognoso.

L’unica palestra che è inutilizzata, grande quanto la metà campo del nostro sport, non ci viene concessa, dal momento in cui stiamo aspettando da settimane un nullaosta che non arriva.

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È una vergogna, chi si occupa di gestire questa situazione dovrebbe ricordarsi che ci sono ragazzi e ragazze che sono per strada, ad aspettare che qualcuno si degni di dargli spazio per giocare e divertirsi.

La nostra attività sportiva e sociale è vittima di una situazione che non ci permette di fare programmazione, di aprire le iscrizioni, di allargare le nostre squadre e fare pubblicità, perché non abbiamo una nostra “casa”, uno spazio dove poter essere riconosciuti come l’unica realtà laziale che pratica la palla tamburello a livello nazionale.

Abbiamo sprecato tempo a parlare con praticamente tutte le persone all’interno dell’amministrazione comunale, dai dirigenti, agli assessori, al sindaco, che da mesi a questa parte ci hanno solo preso in giro.

Ci sentiamo in difficoltà con le famiglie dei nostri tesserati, alle quali dobbiamo continuamente spiegare ciò che subiamo ogni giorno, senza poter dare loro una risposta consona.

Dopo anni di prese in giro, siamo arrivati all’esasperazione, e dopo aver trovato solo soluzioni temporanee, ora passeremo all’attacco.

Noi non ci fermeremo qua, ci sentiamo responsabili del gruppo che abbiamo creato con passione e sudore; quindi, siamo decisi a continuare questa battaglia per poter farci rispettare e guadagnare ciò che ci spetta”.

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