TIVOLI – Ospedale, 4.500 euro per imparare a smaltire i rifiuti in maniera corretta

La Asl affida una consulenza da 60 euro l’ora al “Fatebenefratelli”

Quale è il modo corretto per smaltire i rifiuti ospedalieri speciali?

E’ uno dei quesiti attorno al quale ruota l’inchiesta della Procura di Tivoli sull’incendio divampato all’ospedale “San Giovanni Evangelista” nella notte tra venerdì 8 e sabato 9 dicembre 2023 costato la vita a tre anziani pazienti.

Ora vuole capirlo anche la Asl Roma 5.

E’ quanto emerge dalla delibera numero 82 – CLICCA E LEGGI LA DELIBERA - firmata lunedì 15 gennaio dal Direttore Generale Giorgio Giulio Santonocito.

Con l’atto viene approvata la convenzione con la “Gemelli Isola Società Benefit Spa”, la società che nel 2022 ha acquistato dando un nuovo nome allo storico ospedale San Giovanni Calibita Fatebenefratelli all’Isola Tiberina. La “Gemelli Spa”, struttura con professionalità competenti e specializzate nel settore, fornirà alla Asl di Tivoli una consulenza per la verifica e la corretta gestione del ciclo dei rifiuti ospedalieri speciali e ordinari presso tutti i Presidi ospedalieri della Roma 5, dal “San Giovanni Evangelista” fino ai nosocomi di Monterotondo, Palestrina, Colleferro e Subiaco.

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La convenzione, firmata dal Direttore Generale Giorgio Giulio Santonocito e dal Consigliere Delegato e Direttore Generale della “Gemelli Isola Società Benefit Spa” Daniele Piacentini, prevede una collaborazione della durata di due mesi per un numero massimo di 5 accessi al costo orario di 60 euro l’ora, oltre Iva se dovuta. Ogni accesso durerà sei ore, compresi gli spostamenti tra i vari Presidi ospedalieri.

Oltre al compenso, la Asl di Tivoli corrisponderà un rimborso spese forfetario ad accesso.

Ad eseguire la consulenza sarà la Dottoressa Patrizia Graziani.

Vale la pena ricordare che l’ospedale di Tivoli è ancora chiuso e sotto sequestro per consentire ai periti della Procura di eseguire gli accertamenti tecnici. Le indagini, coordinate dal pubblico ministero Filippo Guerra, sono finalizzate a stabilire cause ed eventuali responsabilità nel tragico rogo divampato al terzo piano sottoterra.

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Ad alimentare le fiamme è stato il cumulo di rifiuti ospedalieri e urbani accatastati nei pressi dei locali tecnici: una vera e propria discarica che ha permesso alle fiamme di invadere i piani sovrastanti e di devastare il pronto soccorso.

Parallelamente all’inchiesta penale della Procura di Tivoli il Direttore Generale della Asl Roma 5 ha aperto un’indagine disciplinare interna (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

“Va verificato – ha detto il manager – se la ditta incaricata ha ritirato i rifiuti e se lo ha fatto nel giorno e nell’orario stabiliti”.

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