Pd Tivoli: “Bilancio viziato, basato su criticità e squilibri evidenti”

la nota del Pd Tivoli sul bilancio previsionale 2021-2023

Il bilancio previsionale 2021-2023, presentato dalla giunta, dal Sindaco, e dalla maggioranza è viziato e basato su criticità e squilibri evidenti.

Il piano delle alienazioni risulta viziato, in quanto viene inserito un bene inalienabile, il parcheggio del centro commerciale Le Palme, per 2.453.000 euro, che rappresenta, però, uno standard minimo urbanistico e, in quanto tale, è un patrimonio inalienabile della collettività. 

Abbiamo, per questo motivo, presentato una questione pregiudiziale, che è stata prontamente bocciata dalla maggioranza, senza nemmeno essere discussa nel merito.

Il bilancio, oltre a essere viziato, presenta ulteriori elementi di criticità e di squilibrio:

  • È un bilancio che si regge sul recupero dell’evasione: nel previsionale leggiamo che il Comune punta a recuperare 3.400.00 di evasione. La maggioranza prevede di incassare 2 milioni dal recupero dell’imu, ma la capacità del comune di incassare è del 7%. Inoltre il SIOPE ( sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici) certifica un calo delle entrate da Imu di circa il 13% a causa dell’emergenza Covid, il Comune invece ne prevede un aumento; La tari, con il Dlgs del 2020 si introduce la possibilità per le utenze non domestiche di poter utilizzare fornitori diversi da quelli pubblici, nel nostro caso l’Asa, e questo inciderà notevolmente sul piano economico finanziario creando ulteriori residui, e con molta probabilità le entrare dell’Asa subiranno un peggioramento per quanto riguarda la parte variabile, se non da questo anno, sicuramente dal prossimo. Circa un milione di euro vengono inseriti come oneri di urbanizzazione da recuperare, ma fino ad ora, nei primi tre mesi, sono stati incassati poco più 100.000 euro.
  • Il piano delle alienazioni, oltre a contenere un bene inalienabile, contiene beni con stime al di fuori del prezzo di mercato, che molto difficilmente si riusciranno a vendere.
  • Anticipazioni di tesoreria: a causa di una mancanza di una politica delle entrate il Comune è stato costretto ad aumentarle di 20 milioni ( da 20 milioni a 40 milioni di euro quest’anno) su cui, però, l’Ente dovrà pagare un interesse; ulteriori soldi tolti ai servizi per la collettività.
  • Ritardi nel pagamento dei fornitori: Il Comune di Tivoli paga i fornitori in ritardo e per questo costringe l’Ente stesso ad accantonare circa 400.000 euro, soldi tolti ai servizi per la collettività.
  • Il fondo rischi è sottovalutato dall’amministrazione Proietti, è stato stanziato circa 1.000.000 euro a fronte di contenziosi ad altro rischio di 2.500.000 euro, non tenendo nemmeno in conto la vicenda delle Terme Acque albule e della lottizzazione Nathan, la cui convenzione scadrà quest’anno.
  • Il Preconsuntivo del 2020 fa emergere che i residui attivi sono aumentati di 1.600.000 euro: rappresentazione di come il Comune non riesca a gestire il recupero dell’evasione.
  • La commissione bilancio, a maggioranza dei sui membri, ha bocciato il previsionale proposto della giunta, della stessa maggioranza e del Sindaco, 
  • Fondo crediti di dubbia esigibilità: dal 2021 tutto quello che non si incassa, tenendo conto delle cifre presenti nel bilancio previsionale, dovrà essere accantonano al 100%. Considerando la bassa capacità del Comune di incassare graverà in maniera seria e preoccupante sulle casse dell’Ente.
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È un bilancio di previsione viziato nel piano delle alienazioni e basato su criticità evidenti; gli investimenti non sono plausibili perché basati su delle alienazioni che difficilmente si verificheranno, e quando la maggioranza si renderà conto che non potrà vendere questi beni, creando uno squilibrio, si potranno fare solo due cose: tagliare i servizi alla città o tagliare i residui passivi. 

La seconda criticità più grande è presente nel recupero dell’evasione fiscale, di fronte ad una serie storica che attesta che nei 7 anni dell’amministrazione Proietti non si è mai stati in grado di recuperata tutta l’evasione, ci chiediamo come sia possibile farlo quest’anno, a maggior ragione in un’anno e mezzo di pandemia che ha visto in crisi le attività commerciali e molti altri settori. E anche in questo caso meno entrare vuol dire meno investimenti e meno servizi per la città, la quale ne ha fortemente bisogno. 

Per l’incapacità di Proietti ci troviamo inoltre ad assistere a tagli dei servizi e di investimenti per la città, per un totale di circa 2.780.000 euro, a causa del ritardo nel pagamento dei fornitori e per le rate del mutuo per il disavanzo, di 30 anni: anche qui soldi non investiti per la città e per i servizi.

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Inoltre con il fondo crediti di dubbia esigibilità, con l’accantonamento del 100% del non incassato, la situazione delle casse comunali è fortemente a rischio.

Per tutte queste ragioni non possiamo che esprimere un parere fortemente negativo sul bilancio di previsione, un bilancio che, ripetiamo, risulta viziato, e per questo non abbiamo partecipato al voto, in quanto mettere in vendita un bene inalienabile porterà ad uno squilibrio del bilancio stesso, e che non prevede una crescita della città, degli investimenti mirati e chiari, una visione progettuale che ormai manca da anni, un miglioramento dei servizi.

Con Proietti la città è sempre più in uno stato di degrado, i servizi sono ormai ridotti al lumicino, anche quelli essenziali, la maggioranza ormai non è più compatta, inizia a perdere pezzi, con due consiglieri eletti nella maggioranza che hanno preso le distanze dalla gestione Proietti, votando contro in commissione e non votando dunque il bilancio, aree verdi dell’incuria più totale, traffico nel caos, manutenzione delle strade assente. E questo bilancio non migliora la situazione, anzi, la peggiora.

Non c’è più tempo da perdere, la città e i cittadini non possono più permetterselo, soprattutto dopo una pandemia.

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