Monumenti a Fonte Nuova

In località Quarto Conca sono state trovate due tombe rupestri, ora in stato di abbandono e usate come discarica abusiva. La tomba A, più antica, è fatta risalire ad un periodo tra i cento e i trenta anni prima della fondazione di Roma. La tomba B, a destra della A si presume realizzata in un periodo compreso tra trenta anni prima e qualche mese dopo la fondazione di Roma.

Recentemente, presso il capolinea ATAC del 337 (Via A.Manzoni) vi sono stati ritrovamenti di una villa romana ed in località Salvatoretto una cisterna romana. Fra il Monte Palombino e Santa Lucia scavi abusivi hanno portato al ritrovamento di una tomba di donna. Il sarcofago, grazie ad una operazione dei Carabinieri è stato sequestrato ed è custodito nei locali del costituendo museo di archeologia di Mentana.

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Presso la zona recente di Via dei Platani e Via dei Pini a Tor Lupara è stata riportata alla luce una zona archeologica da ascrivere, verosimilmente, ad una villa extraurbana di Nomentum.

In Via Nomentana, tra il chilometro 20 ed il chilometro 21, sulla destra, di fronte al Parco Trentani, vi son dei resti di muri romani definiti “Botteghe oscure”. Sia Ashbi che Martinori asseriscono che in luogo esistevano delle murature in opus reticolatum. Si presume che la collina ad ovest abbia franato rovinosamente sui muri degenerandoli parzialmente. Tuttavia si cercò in zona l’anfiteatro ove furono martitizzati San Primo e San Feliciano, difatti sul Monte Palombino, di fronte al Monte d’Oro sono state trovate strutture di laterizio. Tuttavia il muro pare essere una struttura difensiva della cavea dell’anfiteatro. Nel 1997, scavi clandestini, a circa 2,50 metri dai muri stessi, che hanno portato alla luce vari frammenti di ceramica comune. Altri scavi, però stavolta gestiti dall’ENEL, ad una distanza dio 4,50 metri dagli scavi precedenti, hanno escluso, per ora, la possibilità di ipotizzare che esistesse una struttura muraria nei pressi. Ad ogni modo si può solamente ipotizzare che il muro si tratti di un muraglione con funzioni sostruttive per via della presenza di sfiatatoi per lo scolo delle acque filtranti dalla collina preesistente.[8]

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Aree naturali

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