GUIDONIA - “Il parco pubblico è una piazza di spaccio”, le mamme chiedono la chiusura

Siringhe abbandonate nell’area verde e lanciate nel giardino di una casa adiacente

A giudicare dalle fotografie sembra tutt’altro che un’oasi di pace e serenità per i bambini.

Nel parco giochi di piazza Dante a Setteville le altalene sono un lontano ricordo

Sopra le attrezzature divelte; sotto, la panchina malandata

Altalene mancanti, attrezzature e panchine divelte, il pavimento antitrauma talmente indurito da far rischiare ai ragazzini lesioni in caso di cadute.

Il pavimento antitrauma ha fatto oramai il suo corso; sotto la maniglia spezzato del cancello d’ingresso

Senza contare i cestini dei rifiuti piegati, la maniglia del cancello d’ingresso spezzata, la fontanella pubblica non funzionante.

Il cestino dei rifiuti divelto; sotto, la fontanella inutilizzabile

Sono le condizioni in cui versa l’area giochi di Piazza Dante, a Setteville, quartiere alla periferia di Guidonia Montecelio e al confine con Roma Capitale.

La denuncia arriva dalle mamme e dai residenti intorno all’unico parco del quartiere, esasperati perché trasformato nello sfogatoio dei vandali, in una piazza di spaccio e il luogo più sicuro dove consumare droga.

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Il 28 marzo 2023 l’area verde era stata chiusa al pubblico per degrado, ma lunedì 22 aprile, a distanza di 13 mesi lo hanno trovato aperto, ma nelle stesse condizioni in cui lo avevano lasciato (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

La siringa usata rinvenuta tra l’erba del parco pubblico dalle mamme di Setteville

Anzi, peggio.

Sull’erba i cittadini avevano infatti rinvenuto una siringa usata e abbandonata segnalando la situazione alla redazione del quotidiano on line della Città del Nordest Tiburno.Tv con tanto di documentazione fotografica.

“Martedì 23 aprile, alle ore 16 – spiegano le mamme a Tiburno.Tv – abbiamo incontrato l’assessore comunale all’Ambiente e ai Parchi Andrea Mazza, il quale ci ha detto che non intende chiudere il parco pubblico di piazza Dante come richiesto da noi. Vorremmo sapere per quale motivo dovremmo far rischiare la vita ai nostri bambini considerate le condizioni del giardino”.

Ma non è finita.

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La siringa lanciata nel giardino di casa di una 85enne residente accanto al parco pubblico

A subire i maggiori disagi è un’anziana di 85 anni residente in una casa con giardino adiacente al parco di piazza Dante.

“Da quando il giardino è stato riaperto – spiegano ancora le mamme – la signora ha ritrovato nel giardino di casa una volta una siringa e un’altra volta delle pasticche.

Si tratta di materiale lanciato dai ragazzi che frequentano il parco non appena sopraggiunga qualcuno a disturbarli.

L’area verde è utilizzata come piazza di spaccio, va chiusa”.

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