La conta dei danni
“È stata una scena orribile, ci ha sconvolti tutti – racconta una parrocchiana vicina a Don Patrizio –. 
Stiamo ancora completando la lista degli oggetti mancanti. I danni sono veramente molti”. Quasi nulla della struttura, infatti, è stato risparmiato: “Tutte le porte sono state danneggiate, così come i mobili – continua a raccontare –. Hanno rubato anche il cibo destinato al centro della Caritas, scartato le caramelle. Sono stati portati via anche gli abiti di Don Patrizio, presi dagli armadi”. Per agevolarsi con gli spostamenti della refurtiva, i ladri hanno utilizzato due carrelli della Conad limitrofa alla parrocchia. Il gesto più incomprensibile e difficile da digerire, però, è stato un altro: “Hanno urinato nei cassetti dell’ufficio di Don Patrizio, è una vera e propria cattiveria, oltre che mancanza di rispetto”. Messi al corrente dell’accaduto, i carabinieri della stazione di San Vittorino sono alla ricerca dei colpevoli.
Stiamo ancora completando la lista degli oggetti mancanti. I danni sono veramente molti”. Quasi nulla della struttura, infatti, è stato risparmiato: “Tutte le porte sono state danneggiate, così come i mobili – continua a raccontare –. Hanno rubato anche il cibo destinato al centro della Caritas, scartato le caramelle. Sono stati portati via anche gli abiti di Don Patrizio, presi dagli armadi”. Per agevolarsi con gli spostamenti della refurtiva, i ladri hanno utilizzato due carrelli della Conad limitrofa alla parrocchia. Il gesto più incomprensibile e difficile da digerire, però, è stato un altro: “Hanno urinato nei cassetti dell’ufficio di Don Patrizio, è una vera e propria cattiveria, oltre che mancanza di rispetto”. Messi al corrente dell’accaduto, i carabinieri della stazione di San Vittorino sono alla ricerca dei colpevoli.
I precedenti
Solo l’8 gennaio scorso Don Patrizio aveva denunciato, proprio su Tiburno.tv, i vari furti o tentati tali, subìti negli ultimi mesi. Dal calice donato da Papa Giovanni Paolo II, fortunatamente restituito a seguito della denuncia di scomparsa, fino alla forzatura delle finestre del suo appartamento. Neanche la sede di Fosso San Giuliano era stata risparmiata: “Dei ragazzi provenienti da altre zone avevano tentato di forzare le inferriate”, racconta.
La comunità vicina a Don Patrizio
Ancora sconvolto e sconcertato da quanto accaduto, per il momento Don Patrizio preferisce non rilasciare nessuna dichiarazione. La comunità, nel frattempo, si stringe attorno al suo parroco: “È una persona disponibile, sempre attenta ai bisogni altrui, non si merita tutto questo”, raccontano.
