Calcio – Eretum, Santarelli è l’uomo del momento: “Ambiente fantastico, ora puntiamo al vertice”

Classe 1992, studente universitario presso la facoltà di Scienze Motorie, barba alla moda, ma ben curata, a definire il volto da bravo ragazzo. Quando inizia a parlare dell’Eretum ha gli occhi che brillano e la voce rotta dall’emozione: “Qui è tutto diverso. Non è una squadra, una società. L’Eretum è una famiglia che ti sostiene quando sei in difficoltà, ti circonda d’amore e ti porta in trionfo quando, come domenica, diventi il protagonista di una straordinaria vittoria”.

Partiamo da qui, allora. Dalla vittoria di domenica: 2-1 al Capradosso, doppietta di Santarelli, al termine di una partita difficile, intensa, con un ambiente particolare anche a causa di qualche “scoria” dell’andata…
eretum“All’andata non ero presente, ma tutti mi hanno riferito di un atteggiamento assai poco sportivo degli avversari. Sentivamo molto la partita, sia per quanto accaduto in passato, ma soprattutto perché la consideravamo una delle ultime occasioni per rilanciarci in classifica. Aver vinto grazie ad una mia doppietta è stato incredibile, un’emozione unica andare a esultare sotto una tribuna gremita, vedere negli occhi la gioia di un pubblico che, forse, meriterebbe palcoscenici diversi: è il sogno di ogni ragazzo che sceglie di giocare a calcio. Vorrei sottolineare l’abbraccio al mister Di Nicola, che mi ha portato in trionfo: quella è una delle immagini emblematiche dell’Eretum. Sandro, che non finirò mai di ringraziare, prima che il mio allenatore è uno dei miei migliori amici: ha sempre puntato su di me, ci ha sempre creduto anche nei momenti più duri. Sono contento di aver ripagato lui, e i miei compagni, con questa bella doppietta”.

Dopo un inizio di stagione tormentato, caratterizzato da un lungo infortunio, sei tornato tra i titolari ai primi di gennaio. Da lì, 4 partite, 3 gol e altrettanti assist. Te l’aspettavi?
“Non voglio essere presuntuoso, ma ho sempre creduto nelle mie potenzialità. E poi ho la grande fortuna di giocare accanto a giocatori bravissimi, il che rende tutto molto più semplice. Devo ringraziare tutti i miei compagni che mi hanno sostenuto e incoraggiato durante l’infortunio”.

A proposito di compagni bravi: oltre a te, ci sono giocatori come Fiorucci, Mariotti, Gambacorta, Servi e altri che sicuramente dimentico, che potrebbero ambire a categorie superiori e magari a qualche rimborso spese, ma preferiscono l’Eretum. Qual è il segreto?
I tifosi dellEretum al Pierangeli“Perché l’Eretum non è una società come tutte le altre. Il denaro qui passa in secondo, in terzo piano: si gioca per passione, per amicizia, per divertimento. Non abbiamo pressione, siamo liberi da condizionamenti, giochiamo e ci divertiamo. Se qualcuno è in difficoltà, il compagno è pronto ad aiutarlo, sia in campo che fuori. Il calcio, soprattutto qui all’Eretum, è una metafora della vita: questa è la forza e il segreto della nostra squadra, un gruppo favoloso che difficilmente si ritrova da altre parti”.

Tornando a domenica, quella col Capradosso è una vittoria che rilancia le vostre ambizioni?
“Non abbiamo mai abbandonato l’idea di competere per il vertice della classifica, nonostante un inizio molto difficile, ma la vittoria di domenica ci dà sicuramente grande fiducia, morale e coraggio per il proseguo della stagione”.

 

Domenica vi aspetta una gara sulla carta abbordabile contro il fanalino di coda Virtus 4 Strade, mentre il Passo Corese 1999 ospita il Real Monterotondo Scalo: un’occasione per rosicchiare punti alla capolista?
“Non dobbiamo sottovalutare nessuno, ma giocare a testa bassa e pensare a vincere tutte le nostre partite. Certo se arrivasse un pareggio da Passo Corese non ci dispiacerebbe affatto…”.

Passo Corese 1999 che a questo punto sembra la squadra favorita per la vittoria del campionato?
“Per quello che ho visto finora, mi sembra la squadra più rocciosa e quella che gioca il miglior calcio. Meritano il primato anche perché non hanno mai perso, sono una squadra molto forte, compatta e corretta, sia in campo che fuori”.

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