Perché fare sesso in terza età fa bene alla salute
L’attività sessuale migliora la qualità della vita, sia sotto il punto di vista fisico, grazie al rilascio delle endorfine (sostanze prodotte dal cervello dotate di proprietà analgesiche e fisiologiche) sia sotto quello emotivo, facendo sentire l’amante desiderato, attivo e vitale. Per le donne che vogliono mantenersi giovani il sesso è uno sport necessario, sembra infatti che gli estrogeni prodotti durante il sesso favoriscano la brillantezza dei capelli e conservino la pelle tonica ed elastica, prevenendo così rughe e cedimenti. Mentre per gli uomini è un ottimo esercizio per tenere sotto controllo i valori del colesterolo e del diabete.
Quando la salute, invece, non fa bene al sesso?
Persone affette da patologie cardiovascolari, diabete o colesterolo alto, assumono quotidianamente medicinali che possono influenzare in modo negativo la qualità della vita sessuale. Questo vale soprattutto per gli uomini: un deficit erettile può essere il più delle volte un campanello d’allarme per altri disturbi come l’iperplasia prostatica benigna. Dal verso femminile, dopo la menopausa secchezza vegetale e dolori durante i rapporti sessuali sono i fattori più importanti, assieme a quelli relazionali e psicologici, che portano a ridurre il desiderio sessuale e la frequenza dei rapporti.
Fantasmi da esorcizzare
Specie per le donne, con il passare degli anni è lo specchio a divenire il peggior nemico; un aspetto fisico inevitabilmente modificato genera scarsa fiducia (spessissimo sbagliando) nelle proprie capacità erotiche e nel proprio sex appeal. In generale, il sentirsi meno desiderabili o meno virili o femminili, la paura del rifiuto, l’ansia da prestazione e il senso di colpa. Sono tutti fantasmi da esorcizzare con un bravo sessuologo medico.
Ra. Pi.
