Mentana – Fatto brillare l’ordigno bellico ritrovato vicino la Mezzaluna

Sul posto per le operazioni, sono giunti il maresciallo capo Andrea Fagiani e il sergente maggiore capo Emanuele Marinelli, appartenenti al nucleo artificieri del sesto reggimento genio pionieri di Roma che si occupa della bonifica del territorio da ordigni residuati bellici. Insieme a loro, presenti alcuni carabinieri della stazione di Mentana, comandata dal maresciallo Angelo Sgueglia, l’associazione dei carabinieri comandata dal luogotenente ris Marcello Fabriani e la protezione civile coordinata da Carlo Sacchinelli.

L’ordigno, 210 mm AP/HE, apparteneva probabilmente a truppe italiane in ritirata che lo hanno scaricato nel tentativo di alleggerirsi. Non è stato lanciato, infatti presentava ancora tutte le corone di forzamento intatte. La zona, che ha già visto altri ritrovamenti, si pensa possa essere stata oggetto di truppe che logisticamente erano stanziate sul posto durante la Seconda Guerra Mondiale.
Sia per la conformazione del territorio, che permetteva un facile occultamento dei mezzi, sia per le risorse dello stesso.

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È un’area, infatti, situata vicino a crocevia molto importanti: la Salaria a nord e l’aeroporto di Guidonia che strategicamente, nel periodo bellico, era importantissimo. L’ordigno è stato fatto brillare nella cava San Francesco di Castelchiodato.

Vittorio Moriconi

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