Coloratissima e suggestiva: la festa dei Canestri di Civitella San Paolo è tra le piu curiose del Lazio

civitel01A farci da guida in questa festa è Tiziana, presidente della Proloco di Civitella San Paolo, orgogliosissima di raccontarci una tradizione secolare che dall’antica Roma è arrivata sino ai nostri giorni, adattandosi negli anni alla tradizione cristiana.

Si tratta di una festa un po’ sacra e un po’ pagana, originariamente infatti era il rito popolare della sfilata delle ragazze da marito e nel tempo si è trasformata in una processione che percorre tutto il paese fino ad arrivare all’antica chiesetta di San Lorenzo, appena fuori dal borgo, dove si celebra la messa. In tempi passati diventò anche un rito di benedizione: al termine della processione e della liturgia veniva distribuito del pane benedetto ai contadini . Il pane, se seppellito nel campo, assicurava un buon raccolto.

Seguendo questa tradizione ancora oggi alla fine della manifestazione si distribuiscono le “pagnottine o trecce” con sopra lo stemma di San Giacomo, cotte nel forno locale e ormai considerate il prodotto tipico di Civitella. La loro ricetta è segreta,Tiziana ci confida solo che tra gli ingredienti ci sono sicuramente anice, sesamo e olio.

Dopo la sfilata, la messa e la benedizione del pane nel pomeriggio c’è spazio ai giochi popolari in piazza per i bambini e la festa continua con i menù tipici promossi dalla Pro Loco e l’animazione di piazza. Ogni anno sfilano più di 40 persone tra ragazze e bambini e ormai la festa è conosciuta in tutti i paesi vicini.

 

SAN PAOLO FESTA CANESTRI2Dopo aver conosciuto la tradizione più colorata e curiosa del paese non potete rinunciare a una camminata nel borgo: Tiziana ci consiglia di non perderci il Castello medievale, uno dei più belli della valle del Tevere. Addentrandovi nei vicoli del centro storico medievale potrete osservare anche la Chiesa di San Giacomo, la più grande del paese, mentre appena fuori dal borgo troverete la chiesetta di San Lorenzo che conserva al suo interno dipinti del XVII secolo.

Ma per dire di conoscere davvero il borgo di Civitella San Paolo dovete assaggiare il suo sapore caratteristico, per farlo basta entrare nell’unico forno del paese e chiedere i “Cacioni”, un raviolo dolce e fritto a base di zucca, cacao e frutta secca. Tiziana assicura che non ve ne pentirete.

 

Elena Giovannini

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