Tivoli – Finti rimborsi per più di 300mila euro, arrestata impiegata della Asl Roma5

Una sottrazione indebita delle finanze pubbliche scoperchiata dagli investigatori dell’Arma dei carabinieri di Tivoli, diretti dal capitano Marco Beraldo, che in collaborazione con la Procura della Repubblica di Tivoli, sono riusciti a ricostruire i movimenti della donna, partendo da alcuni ammanchi di cassa.

Dal 2013, in qualità di assistente amministrativo ed addetta ai mandati di pagamento, aveva emesso in meno di 3 anni 89 rimborsi direttamente sul conto corrente riconducibile al marito, quali somme per il servizio trasporto per pazienti in dialisi senza che ne avesse diritto. Tutte operazioni riconducibili all’unico login dell’impiegata. Le investigazioni hanno poi appurato che sul conto corrente cointestato alla donna vi erano ingenti quantità di denaro in entrata che venivano subito prelevate per mantenere il saldo sempre piuttosto basso, con lo scopo di non destare sospetti. Un’accortenza insufficiente, a quanto pare, visto che il “sistema” costruito dalla dipendente dell’azienda sanitaria è stato portato alla luce, con il suo arresto avvenuto nella giornata di martedì 18 ottobre.

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Dopo la convalida del fermo, la donna è in detenzione presso il carcere romano di Rebibbia.

“Grazie ai controlli interni messi in atto dall’azienda sono state evidenziate delle irregolarità che hanno portato la Asl Rm5 a sporgere denuncia nei confronti della propria impiegata colpevo pe run ammanco di casa  – recita una nota della Asl Rm5 -.  A tal riguardo l’Azienda ha sospeso in via cautelativa l’impiegata e si costituirà parte civile”.

 

Tutti i dettagli della vicenda nel nuovo numero del settimanale Tiburno in edicola da martedì 25 ottobre

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