Pucci è accusato di associazione a delinquere e corruzione, sospettato dai magistrati della Procura di Tivoli di aver intascato una mazzetta da 4mila euro per favorire la ditta “Mario Cipriani” di Castel Madama. Soldi elargiti dal collega e dirigente ai Lavori Pubblici Angelo De Paolis, anche lui da 24 ore a Rebibbia con le stesse accuse.
“Ritengo profondamente ingiusta la misura cautelare applicata al dottor Pucci – chiarisce l’avvocato Scaccia (nella foto a sinistra) – Ho consigliato al mio assistito di collaborare sin dalla avvenuta conoscenza del procedimento in occasione della prima perquisizione. E così ha fatto. Evidentemente avrebbe dovuto chiarire una contestazione relativa alla dazione di una presunta tangente, cosa che gli ho consigliato di fare in occasione dell’interrogatorio di garanzia ormai prossimo. Il Pucci collaborerà con gli organi inquirenti”.