TIVOLI – Pacco bomba alle Poste, paura agli Arci

Continua la scia di terrore legata alle lettere esplosive. Oggi, mercoledì 11 marzo, il sesto pacco bomba è stato intercettato dagli addetti del Centro Meccanografico postale di via Empolitana, a Tivoli.
L’allarme è scattato verso le 8,15 quando i dipendenti della sede di via Empolitana hanno notato un pacco sospetto all’interno di una busta imbottita della grandezza formato A4.
Sul posto sono immediatamente intervenuti gli artificieri e gli investigatori del Commissariato di Tivoli che hanno disattivato l’ordigno portandolo via dal Centro di Smistamento.
Un altro pacco bomba, il quinto in meno di una settimana, era stato recapitato ieri ad un cinquantaquattrenne di Palombara Sabina, portiere di uno stabile a Ponte Milvio.
L’ordigno era arrivato nell’abitazione dell’uomo, che si era insospettito leggendo sulla targhetta del destinatario il suo cognome insieme al nome di una donna. A quel punto il 54enne aveva allertato i carabinieri che a loro volta hanno fatto disinnescare il plico agli artificieri.
Sulla vicenda indagano la Digos della questura ed il Ros che seguono la pista anarchica: secondo le prime ipotesi, la mano sarebbe la stessa delle altre quattro lettere che hanno ferito tre donne nei giorni scorsi: si tratta di un funzionario dell’Inail, di una microbiologa in pensione, di un virologo e di un avvocato ex legale di Erich Priebke.
Sempre stamane un altro plico sospetto – il settimo – è stato intercettato nel centro meccanografico postale di Fiumicino: sono in corso gli accertamenti degli artificieri della Polizia.

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