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Via a trecentomila test sierologici nel Lazio

A partire da lunedì 11 maggio. Lo ha annunciato il presidente della Regione Nicola Zingaretti

“Da lunedi inizia una nuova fase nello sviluppo delle strategie di contrasto al coronavirus con una indagine attraverso i test sierologici che servirà per aprire una stagione in sicurezza”. Lo ha detto in una conferenza stampa stamattina il presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti, illustrando le modalità di avvio di 300mila test sierologici nel Lazio, alla presenza dell’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato e del direttore scientifico dello Spallanzani, Giuseppe Ippolito.

Si tratta – ha spiegato l’assessore alla Sanità e alla Integrazione socio-sanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato, della più grande indagine di sieroprevalenza mai condotta in Italia. I test seriologici coinvolgeranno personale sanitario, appartenenti alle forze dell’ordine, ospiti e dipendenti delle Rsa su base volontaria e con il consenso informato per comprendere come il virus è circolato nelle comunità.

A partire da lunedì – ha spiegato D’Amato, si iniziato i test con i militari della Guardia di Finanza. “Questo test è rivolto ai soggetti maggiormente esposti nella battaglia contro il Covid: riguarderà tutti gli operatori sanitari compresi i medici di medicina generale, i pediatri, i medici specialisti, i farmacisti e gli operatori delle strutture private accreditate. Riguarderà anche i soggetti che si occupano della pulizia, dei servizi, anche esternalizzati, gli operatori delle Rsa che è una platea di oltre 100mila operatori”.

“I test avverranno sulla base di un’adesione individuale e volontaria con consenso informato e vi è un tracciamento e raccolta dati e l’Istituto Spallanzani sarà il garante di tutte le procedure, ha aggiunto D’Amato. I test non daranno una ‘patente’ di immunità ma consentiranno di raccogliere dati molto importanti che confluiranno in una banca dati per il contrasto e la prevenzione della pandemia. Cosa ci aspettiamo dai test? “Contiamo di avere la conferma – ha proseguito d’Amato – che il tasso dic circolazione del virus nella nostra regione è attorno al 3 per cento e per gli asintomatici la conferma della stima all’1 per cento”.

Zingaretti: sbagliato riaprire se il rischio è alto “Credo sia sbagliato riaprire con il dubbio di una percentuale di rischio troppo alta. Il tema è riaprire ma con una sicurezza tale che permetta una fruizione adeguata del servizio sapendo che fino a che non c’è il vaccino il rischio zero non esiste”. Così il governatore del Lazio Nicola Zingaretti in conferenza stampa allo Spallanzani. “Noi monitoriamo giorno per giorno il livello del contagio e sulla base del giudizio del tavolo di monitoraggio produrremo ordinanze regionali che o accompagneranno quella nazionale oppure, se ci sarà la possibilità di allargare lo faremo se la curva epidemiologica lo permette”. “L’approccio che si fonda su valutazioni scientifiche è l’unica forma che abbiamo per dare la percezione di sicurezza nei cittadini che nei negozi dovranno andare”, ha aggiunto Zingaretti.

“Su inchiesta mascherine fare piena luce” “Confermo la nostra posizione che abbiamo tutto l’interesse perché su questa vicenda delle mascherine si faccia piena luce. C’è stata una sollecitazione anche da parte delle forze di opposizione che ho raccolto e che condivido e assicuro che stiamo facendo di tutto anche attraverso l’invio della documentazione alla Procura della Repubblica per appurare che cosa è accaduto e se qualcuno si è approfittato di una situazione di necessità rispetto a questo approvvigionamento, per difendere i cittadini e per difendere le istituzioni”.

Lo ha fermato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, durante la video conferenza dall’Istituto Spallanzani per la presentazione delle modalità di avvio di 300mila test sierologici nel Lazio. “Se qualcuno si è approfittato di una situazione di emergenza ne dovrà pagare le conseguenze – ha aggiunto Zingaretti – anche perché oltre alla legge stiamo parlando di una malattia che ha messo tutto il sistema in grande fibrillazione. Lo dico da presidente, da cittadino e da ex malato di questa malattia. Ripeto, tutta la documentazione che noi e la protezione civile abbiamo viene puntualmente inviata alle forze preposte all’indagine. Ovviamente, ho visto che ieri c’è stato un comunicato stampa di una delle società coinvolte, noi lavoriamo per il pieno recupero degli esborsi fatti dalla regione come è giusto che sia. Anche per questo siamo impegnati con la protezione civile quotidianamente”, ha concluso il presidente della Regione.

Nel Lazio 7.086 casi totali 549 i morti Il numero totale di casi Covid-19 esaminati nel Lazio è arrivato oggi a 7.086. Lo ha reso noto la Regione su Facebook. Il numero di deceduti fin qui è pari a 549, mentre il numero totale di guariti e’ di 2.209. Sono attualmente positive 4.328 persone, 1.278 sono ricoverate fuori dalla terapia intensiva e 84 in terapia intensiva. In isolamento domiciliare sono invece in 2.966. All’Istituto Spallanzani 80 positivi, 10 con supporto respiratorio I pazienti Covid-19 positivi sono in totale 80. Di questi, 10 necessitano di supporto respiratorio. Altri 44 pazienti sono sottoposti a indagini. I pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali, sono a questa mattina 417″.

E’ quanto si legge nel bollettinoodierno diffuso dall’Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma.

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